Montesilvano, abolito dal PRG l’articolo sulla riedificazione delle sottozone B3

Montesilvano. Il Consiglio comunale di Montesilvano ha approvato oggi  la variante al Piano regolatore generale relativa ai progetti di demolizione e riedificazione presentati nelle sottozone B3.

Era il 23 marzo 2001, quando il Consiglio approvò la variante generale al PRG, ma l’articolo 37 delle Norme Tecniche di Attuazione, quello che disciplina l’edificazione delle sottozone B3, soffriva problemi di interpretazione in ordine ai progetti di demolizione e riedificazione presentati nelle sottozone B3, a causa del richiamo all’ultimo comma dell’articolo.

La delibera adottata oggi dal Consiglio Comunale, frutto della mozione presentata dal consigliere Gabriele Di Stefano,elimina di tale richiamo e, conseguentemente, ogni incertezza e consente di disciplinare con chiarezza gli interventi di demolizione e riedificazione nelle sottozone B3 che, pertanto, possono usufruire della maggiorazione del 20% rispetto all’indice di fabbricabilità fondiario esistente.

«Attraverso questa modifica – spiega Di Stefano – che finalmente elimina le gravi incongruenze fino ad oggi presenti, eviteremo tutte le interpretazioni che si sono succedute negli anni, e torneremo alla corretta applicazione dell’adozione del PRG, la cui prima stesura era orientata al rispetto della qualità della vita e contraria ad una ulteriore cementificazione selvaggia. Da oggi possiamo finalmente cominciare a pensare ad una città diversa con standard qualitativamente elevati. Questa delibera pone fine a tutte le speculazioni edilizie che hanno colpito Montesilvano. Gli scempi a cui i montesilvanesi hanno dovuto assistere possono finalmente diventare un triste ricordo. La città può ricominciare il suo sviluppo».

Il Consiglio ha inoltre approvato all’unanimità dei presenti la presa d’atto della Legge 164/14. L’assise ha recepito l’art. 23 ter del DPR 380/01, nel quale sono indicate le nuove categorie funzionali con rilevanza urbanistica per le destinazioni d’uso degli immobili. Il Consiglio ha approvato la tabella che distingue le varie categorie (residenziale; turistico- ricettiva; produttiva e direzionale; commerciale; rurale) al fine di un corretto e più chiaro insediamento delle attività economiche nelle unità immobiliari dedicate.

 

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