Pescara: una baracca abusiva sulla riviera, la locomotiva storica magazzino dei senzatetto FOTO

Pescara. Nuovi sgomberi nell’area del centro di Pescara: nella giornata di ieri gli uomini del servizio Anti Degrado della Polizia Municipale, coordinati dal comandante Carlo Maggitti e diretti dal maggiore Danilo Palestini, hanno effettuato nuovi sopralluoghi e sgomberi in un’ampia area, dall’area di risulta, fino alla centralissima piazza Salotto.

Nella mattinata di oggi, invece, la Sezione Commercio, con il maggiore Adamo Agostinone, ha invece provveduto a rimuovere una baracca abbandonata sulla riviera nord, di fronte allo stabilimento San Marco.

“Un’attività che non è mai cessata e che ogni giorno ci vede impegnati per il ripristino del decoro e di condizioni igieniche dignitose al nostro centro cittadino – riferisce il sindaco Marco Alessandrini – La Polizia Municipale, coadiuvata da Attiva per la bonifica e lo sgombero di rifiuti e materiali vari, ha operato nel parcheggio del Ferrhotel, nella parte più a nord dell’area di risulta, meta di accampamento di persone senza fissa dimora su cui operano dal mese di agosto anche le nostre unità di strada. Uno strumento che agisce grazie alla sinergia operativa fra Assessorato al Sociale e la rete di associazioni che ogni giorno ci supportano per accoglienza e risvolti sociali di tali presenze”.

Attiva ha caricato di tutto, materassi, vestiti e suppellettili utilizzate per accamparsi, è stata liberata persino la vecchia Locomotiva che sta all’ingresso dell’area di risulta, usata come magazzino dai frequentatori della zona per stipare coperte e abiti e ripararsi. Le aree sono state bonificate e restituite al decoro, “ma gli agenti hanno fatto sopralluoghi anche in altre zone del centro, dove si concentrerà la nostra attenzione nei prossimi giorni”, conclude il sindaco, “allargando le maglie di un’azione che alla repressione aggiunga anche interventi di natura sociale, perché le persone, non abbiamo a che fare solo con soggetti adulti, abbiano un tetto e l’attenzione che il caso richiede”.

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