Pescara Gas verserà all’Enel Rete Gas 14milioni di euro

pescara_contratto_enel_gasPescara. “Dodici mesi di trattative per chiudere con un accordo transattivo un contenzioso nato nel 2005 e che avrebbe potuto portare al dissesto le casse del Comune: Pescara Gas verserà all’Enel Rete Gas 14milioni di euro, quale indennizzo per la cessione delle reti e la gestione del servizio di distribuzione del gas sul territorio di Pescara, a fronte dei 38milioni di euro chiesti all’amministrazione comunale dalla stessa Enel. Quattordici milioni di euro che si andranno a sommare agli 8milioni di euro già versati dal precedente governo cittadino. Tutto questo è stato racchiuso all’interno dell’accordo transattivo che abbiamo stipulato in mattinata e che ha posto la parola ‘fine’ all’intera vicenda”. Lo ha annunciato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa odierna convocata per ufficializzare l’accordo bonario raggiunto con Enel Rete Gas. Presenti il dottor Roberto Brusamolino, Responsabile Divisione Infrastrutture e Reti per Enel Rete Gas, Tullio Tonelli, Presidente di Pescara Gas, il Direttore generale Stefano Ilari, che ha condotto la trattativa con l’avvocato Paola Di Marco, e il dirigente Pierpaolo Pescara.

“Per comprendere meglio il contenuto dell’accordo – ha puntualizzato il sindaco Albore Mascia – è necessario riepilogare brevemente il ‘caso’, con nessuno spirito polemico, ma comunque ricordando i passaggi che ci hanno condotto alla giornata odierna. Enel Rete Gas ha gestito quale concessionaria il servizio pubblico di distribuzione del gas naturale nel territorio del Comune di Pescara in virtù di un contratto pubblico-amministrativo risalente addirittura al 26 aprile 1939 e ha ovviamente gestito anche le reti che aveva ereditato dalla Camuzzi. Nel 2005, in vista della scadenza del contratto con Enel Rete Gas il Comune di Pescara, in virtù del Decreto Letta intervenuto nel 2000, ha scelto di costituire la società Pescara Gas attribuendogli la proprietà delle reti e mettendo a gara il servizio di distribuzione del gas in base alle finalità e ai contenuti del Decreto stesso. Ovviamente il Comune sapeva di dover comunque corrispondere un indennizzo alla società Enel e il 3 gennaio 2006 ha offerto all’azienda il corrispettivo quale riscatto delle reti e degli impianti di distribuzione del gas, determinandolo unilateralmente nella somma di 8milioni 228mila 297,52 oltre Iva. Enel Rete Gas ha però contestato la stima delle reti e ha avanzato la richiesta di ben 38milioni di euro contro gli 8 milioni di euro del Comune. A fronte del mancato pagamento, Enel non ha rilasciato gli impianti e il Comune di Pescara ha presentato un’azione giudiziaria dinanzi al Tar Abruzzo chiedendo di condannare Enel al rilascio forzoso degli impianti. Il 28 marzo 2006, in esecuzione di un’ordinanza del Tar, gli impianti sono stati effettivamente riconsegnati al Comune, ma dinanzi al permanere del contrasto sulla misura dell’indennizzo da riconoscere al gestore uscente, l’Enel, dopo aver incassato a titolo di acconto gli 8 milioni offerti dal Comune, ha promosso un arbitrato chiedendo una nuova stima delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni tecniche realizzate dalla società nel Comune di Pescara e la condanna dell’amministrazione comunale al pagamento del residuo indennizzo. All’esito della procedura arbitrale, il Collegio ha pronunciato il proprio lodo dove, in parziale accoglimento della proposta di Enel, ha posto a carico del Comune di Pescara il pagamento in favore della società, quale residuo indennizzo, la somma di 17milioni 91mila 702,48 euro, oltre a rivalutazioni e interessi, calcolati nella misura di 3milioni 778mila 613,10 euro, e siamo già a un debito pari a oltre 20milioni di euro. Con lo stesso lodo il Comune di Pescara è stato condannato al pagamento dei due terzi delle spese di lite, ossia 333mila 333,34 euro, e dei due terzi delle spese di funzionamento del collegio arbitrale, liquidate con separata ordinanza in un milione 200mila euro, oltre a 157mila euro per spese, 70mila euro per onorari del Ctu e 60mila euro per compenso della segreteria, arrivando a sfiorare i 22milioni di euro complessivi. Intanto sono rimasti pendenti dinanzi a Tar o Consiglio di Stato ben cinque giudizi, tra ricorsi e atti impugnati dalle controparti, cinque giudizi comunque dall’esito incerto per entrambe le parti, ma comunque con un forte rischio di esposizione per il Comune, ossia per le casse pubbliche. In pendenza di tali giudizi le Parti hanno avviato una serie di trattative per giungere alla definizione bonaria e transattiva dell’intero contenzioso e dopo sei anni siamo riusciti a chiudere tale trattativa e a redigere un atto di transazione che prevede punti fondamentali: innanzitutto il Comune di Pescara viene liberato da ogni obbligo residuo, mentre Pescara Gas si accollerà gli oneri e di conseguenza a titolo transattivo e a integrazione dell’indennizzo di oltre 8milioni di euro già liquidato a favore di Enel Rete Gas, per la restituzione delle reti e degli impianti di distribuzione del gas naturale su Pescara, corrisponderà a Enel Rete Gas solo l’ulteriore e onnicomprensiva somma di 14milioni di euro, oltre Iva. Dunque, a fronte della somma complessiva chiesta inizialmente da Enel pari a 38milioni o comunque a fronte dei 30 milioni, ossia 8 milioni già versati e altri 22 ancora da pagare disposti dal Tar, noi verseremo solo altri 14milioni di euro che, sommati ai precedenti 8 già versati, ci portano a circa 22milioni di euro complessivi. Il versamento dei 14milioni di euro attesi sarà contestuale alla sottoscrizione del presente atto mediante bonifico bancario a fronte dell’emissione della relativa fattura. Punto secondo dell’accordo: le Parti, con la sottoscrizione dell’accordo odierno, rinunciano in via definitiva a ogni ulteriore pretesa, diritto e azione, anche se risultante da sentenza o da lodo arbitrale, impegnandosi a lasciare estinguere nelle opportune forme tutti i giudizi ancora pendenti; infine, terzo punto dell’accordo, le spese legali di tutti i procedimenti ancora pendenti saranno integralmente compensate tra le parti e resteranno a definitivo carico di chi le ha assunte e sostenute. La transazione – ha confermato il sindaco Albore Mascia – è senza dubbio conveniente per l’amministrazione comunale e rappresenta una scelta di buon senso. Innanzitutto perché, come dicevamo, verseremo solo 14milioni di euro a fronte dei 22milioni complessivi decisi dal Tar. Inoltre la transazione prevede la compensazione delle spese legali di tutti i procedimenti, mentre con il solo lodo arbitrale il Comune di Pescara era stato condannato a pagare due terzi delle spese di lite e del funzionamento del Collegio arbitrale oltre alle spese accessorie. Infine, ricordiamo che i giudizi instaurati sono comunque dagli esiti incerti vista la problematicità e complessità della questione e avrebbero comunque richiesto un iter lungo e complesso. La loro definizione odierna ci garantisce un risparmio di risorse sia in termini economici che di tempo, assicurando un risultato diretto, definitivo e immediato. Sarà Pescara Gas ad accollarsi tutti gli oneri economici in sostituzione del Comune di Pescara, somme che ammortizzerà negli anni e che però riuscirà a recuperare tramite l’adeguamento del canone annuo versato dal Comune e già approvato dal Consiglio comunale. Per il 2011 l’adeguamento è stato pari a 1milione di euro, passando da 1milione 250mila euro a 2milioni 250mila euro. I cittadini non risentiranno in alcun modo di tale transazione, dunque non avranno aumenti o rincari delle bollette”. “Ho trovato il contenzioso sul mio tavolo nel 2007 quando ho iniziato a occupami di Enel Rete Gas – ha aggiunto il dottor Brusamolino – con la precedente amministrazione abbiamo avuto dei problemi, mentre con l’attuale governo cittadino abbiamo trovato un’intesa già a settembre 2010 e insieme siamo riusciti a chiudere un contenzioso lungo, difficile, nato nel 2005. Oggi l’invito che, sulla scorta di tale esperienza, lanciamo ai Comuni che, come Pescara, stanno mandando a gara il servizio di gestione delle reti del gas, è di determinare insieme, Comune e concedente, l’equo valore delle reti per non inciampare in contenziosi impossibili”.

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