A Pescara un seminario sul diritto di relazione: l’avvocato come primo mediatore

togaPescara. Ormai per svolgere al meglio la professione di avvocato è fondamentale acquisire quegli strumenti tecnici adeguati e quelle competenze necessarie per avere la capacità di indurre l’assistito non più verso la lite, ma piuttosto verso la composizione della stessa, svolgendo anche un ruolo di psicologo, Pescara decide così di investire su questo ruolo e lo fa promuovendo un seminario di Studi sul ‘Diritto di relazione che vede l’Avvocato come tecnico della Gestione del conflitto: appuntamento a sabato prossimo, 26 marzo, presso l’Aula Magna Alessandrini del Palazzo di Giustizia, a partire dalle 9.

A presentare l’iniziativa è stato l’assessore al contenzioso Fiorilli, alla presenza di Teresa Laviola, praticante avvocato e curatrice del progetto, e degli avvocati Mariachiara Gentile in rappresentanza dell’Associazione Italiana Mediazione familiare per l’Abruzzo e Vittorio Iovine dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia sezione di Pescara.
“Le esperienze odierne – ha spiegato Laviola – ci dicono che l’avvocato deve oggi acquisire conoscenze psicopedagogiche oltre che giuridiche per affrontare le relazioni tra le parti. Con Massimo Silvano Galli abbiamo ideato il convegno per venire incontro a quella che abbiamo ritenuto un’esigenza pragmatica, dando applicazione ai principi del giusto processo e ai diritti fondamentali e umani”. Compito dell’avvocato è dunque quello di interloquire sempre, non solo con il proprio assistito, ma anche con l’avvocato e con l’assistito della controparte svolgendo un ruolo di mediazione. L’avvocato non è un istruttore che impone al proprio assistito cosa fare o meno, o come deve comportarsi, e non deve diventare il portavoce della rabbia del proprio assistito, ma deve tirare fuori le risorse del proprio utente. “L’Osservatorio Nazionale del Diritto di Famiglia ha accolto con entusiasmo tale iniziativa – ha commentato Iovine – che si colloca nell’idea che si sta perseguendo volta a valorizzare la funzione sociale dell’avvocato. Consideriamo che attraverso il ruolo della mediazione si risolverebbe subito almeno l’80 cento delle cause che oggi sono pendenti dinanzi al giudice di pace”.  Il convegno di sabato 26 marzo vedrà la presenza del Presidente della Sezione Civile del Tribunale di Pescara Angelo Bozza che parlerà di ‘La giustizia che ascolta – La ricerca degli interessi come strumento per perseguire e soddisfare il bisogno di giustizia’; Giovanni Manieri, avvocato, mediatore specializzato e consigliere dell’Ordine forense di Pescara, che relazionerà su ‘La Mediazione, nuova frontiera del diritto’; l’avvocato Gentile su ‘La gestione distruttiva del conflitto nei procedimenti giudiziali ed extragiudiziali’; Alarico Mariani Marini, Componente del Consiglio Nazionale Forense, su ‘Funzione sociale dell’avvocato e deontologia nella gestione della conflittualità intra ed extraprocessuale’; Massimo Silvano Galli, pedagogista e mediatore, su ‘La mia legge è l’Altro – con la mediazione verso un diritto di relazione’; Teresa Laviola su ‘Diritto di relazione’: chiuderà Francesco Barbara, avvocato, Vicepresidente della Società del Teatro e della musica, su ‘Interventi di Teatro-formazione’.

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