Pescara, uomo tenta suicidio tagliandosi le vene in tribunale

Pescara. Un 61enne residente a Pescara e originario di Tocco da Casauria ha tentato il suicidio stamani nel Tribunale del capoluogo adriatico, tagliandosi le vene. L’episodio è avvenuto negli uffici del Giudice di Pace, al primo piano.

All’origine del gesto ci sarebbe l’esasperazione dell’uomo per il rinvio di un’udienza relativa ad un procedimento per un incidente stradale.

Soccorso dal 118, l’uomo è stato trasportato in ospedale. Non è in pericolo.

— AGGIORNAMENTO —

L’episodio è avvenuto poco prima delle 11, quando l’uomo era di fronte al Giudice di Pace penale, Raffaele Ferraro. Stando alle prime testimonianze, il 61enne avrebbe estratto un grosso taglierino dopo il rinvio dell’udienza al marzo 2017, urlando “voglio giustizia, sono tre anni che attendo giustizia”. L’uomo sarebbe parte offesa in un procedimento relativo ad un incidente stradale. L’aula in quel momento era piena.

Dopo essersi provocato una ferita al braccio sinistro, il 61enne si sarebbe tirato su la maglia ed avrebbe continuato a minacciare gesti di autolesionisimo, ma è stato disarmato dal personale della sorveglianza del Tribunale e da alcuni carabinieri che si trovavano a Palazzo di Giustizia.

I presenti poi sono stati fatti uscire e l’uomo è stato medicato in attesa dell’arrivo del 118, giunto sul posto tempestivamente.

Chi ha assistito alla scena sottolinea l’abbondante presenza di sangue nell’aula. Le udienze in corso sono state spostate in un’altra aula.

Portato fuori dal personale sanitario, l’uomo avrebbe continuato ad inveire contro la giustizia italiana. E’ stato trasferito in ospedale. Al momento è in pronto soccorso; le sue condizioni non sono gravi. In Tribunale, per gli accertamenti, è intervenuta la Polizia.

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