Pescara: 500 milioni per riqualificare le periferie, Comune a caccia di progetti

Pescara. La riqualificazione delle periferie di Pescara attraverso un bando pubblico: il Comune di Pescara in cerca di progetti per la predisposizione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione e la sicurezza  urbana.

Il bando, nato da un Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è già online sul sito del Comune da diversi giorni ed oggi è stato presentato dal sindaco Marco Alessandrini e dalla Giunta comunale, coinvolta nell’azione di riqualificazione contenuta nel bando.

Tutte le notizie e tutto il materiale sono alla seguente sezione del portale comunale: http://www.comune.pescara.it/internet/index.php?codice=957

“Lanciamo un avviso in cui chiediamo alla imprenditoria privata di partecipare a questo importante bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie – illustra il sindaco Marco Alessandrini – sono disponibili 500 milioni di euro in tutto e chiediamo la collaborazione del privato perché il punteggio aumenta con la migliore sinergia fra pubblico e privato, un modello che a Pescara esiste e può crescere a vantaggio della città. Non credo sia un’occasione che ci possiamo permettere di perdere e vogliamo mettere in campo iniziative che vanno nella duplice direzione delle infrastrutture materiali e immateriali. Questo perché la riqualificazione passa anche e soprattutto attraverso le reti di relazioni che danno aiuto, sostegno e sicurezza ai cittadini e che cercheremo di mettere in atto con il progetto che presenteremo. La vera riqualificazione cittadina parte dalle periferie, ce lo dicono gli indirizzi amministrativi che a livello anche europeo si stanno prendendo e ce lo dicono i fatti di cronaca nazionali e internazionali che bisogna essere presenti con interventi, servizi, opere materiali e immateriali nelle periferie per fare prevenzione e per dare ascolto e risposte che la comunità chiede”.

“E’ un’importante opportunità da cogliere in senso positivo – così il vice sindaco Enzo Del Vecchio – Dobbiamo partecipare con un progetto di grande qualità e farlo utilizzando al meglio i tempi che sono davvero strettissimi per operare. I limiti economici di 40 milioni per le città metropolitane e 18 milioni per i capoluoghi danno spazi di manovra anch’essi ristretti, ma sono comunque utili ad agire . Per avere un progetto di assoluta qualità dobbiamo svolgere un’azione ad ampio raggio, senza escludere nulla e prendendo a bersaglio le periferie degradate. Abbiamo fatto un avviso pubblico indirizzato a soggetti pubblici e privati che vogliano coadiuvare con l’Amministrazione questo progetto. I tempi sono strettissimi, proprio per avere la possibilità di costruire un progetto finanziabile, di cui condivideremo il percorso fra qualche giorno con tutti i soggetti che animano l’Urban Center e le associazioni di categoria. Il bando nasce anche da un accordo con le fondazioni bancarie, noi abbiamo scritto alla nostra per avere un progetto mirato sul sociale e puntare a punteggi autorevoli per perseguire tale obiettivo. Poi ci sono interventi che abbracciano tutti i settori. Dalla rigenerazione delle infrastrutture, dunque sedi dismesse, palazzi e fabbricati di proprietà del Comune in degrado, dove dislocare servizi, funzioni sociali e tutto ciò può servire a rendere tale progetto in linea con quanto chiesto dalla Presidenza del Consiglio. Tutti dovranno essere garantiti da progetti preliminari, il bando verrà presentato il 29 di agosto, tutti i documenti necessari sono online”.

 

“Si tratta di un bando che ha un altissimo valore sociale – conclude l’assessore Giuliano Diodati – che è importante per la riqualificazione di alcune zone della periferia che sono indicate, ma anche per la riqualificazione sociale, della vita delle persone che ci vivono. La nostra volontà è quella di formulare un intervento ad ampio raggio, che ci consenta di agire non in modo assistenzialista, ma con progetti di vera prevenzione, che la città attende e che sono davvero utili a fare un’azione integrata sulla città e per la città”.

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