Pescara, un drappo rosso contro il femminicidio

Pescara. Drappo rosso contro il femminicidio alle finestre degli uffici del notaio Massimo D’Ambrosio, delegato per l’Abruzzo dell’associazione italiana Notai cattolici.

L’appello, lanciato dal Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, è stato raccolto dal Consiglio nazionale del Notariato e la città di Pescara è tra le prime ad aver esposto il drappo rosso, simbolo della protesta contro il femminicidio:
in Italia dal 1° gennaio del 2016 ad oggi ci sono stati 59 casi di omicidi contro le donne, senza contare i molti casi di violenza che non rimbalzano sulla cronaca.

“E’ simbolo di adesione e condivisione dei valori della campagna contro la violenza sulle donne, nata dal web attraverso l’hashtag ufficiale della mobilitazione #saranonsarà, in ricordo della giovane uccisa a Roma”, afferma il notaio D’Ambrosio.

“La questione non è solo penale, è anche e soprattutto culturale. Qui bisogna proprio cambiare una mentalità che va avanti da secoli, da millenni”, aveva detto il Presidente della Camera, Laura Boldrini, riferendosi al ripetersi di gravi episodi di violenza contro le donne. “Va cambiata l’idea”, continuava la Boldrini, “che se si ha una relazione con una donna, questa donna non ha più diritto alla sua libertà, oppure quando la libertà questa donna ce l’ha, è una gentile concessione. Non è così: noi dobbiamo ribadire forte e chiaro che non rinunceremo mai alla nostra libertà e ai nostri diritti. Molti uomini sono con noi in questa battaglia: si devono far sentire, devono alzare insieme a noi la loro voce”.

Il Presidente della Camera ha esposto dal suo ufficio di Montecitorio un drappo rosso a sostegno delle iniziative contro il femminicidio.

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