Pescara, in Pediatria arriva il reparto di terapia sub intensiva

Pescara. L’unità di Terapia sub intensiva per i pazienti di Pediatria, recentemente istituita presso l’ospedale Santo Spirito avrà un organico formato da 6 medici e 4 infermieri, che verranno preparati e formati dal personale del Giannina Gaslini di Genova, pronto ad accogliere i medici del Santo Spirito per fornire loro supporto.

L’iniziativa è nata nell’ambito del ‘Progetto Noemi’, l’associazione onlus fondata da Andrea Sciarretta, padre della piccola Noemi, bimba di 3 anni affetta da atrofia muscolare spinale di tipo 1 (SMA1): si tratta di una malattia genetica che colpisce i neuroni che coordinano il movimento dei muscoli volontari, portando il paziente ad una progressiva atrofia muscolare; la malattia non va a compromettere capacità di apprendimento e intelligenza, così come non colpisce i muscoli involontari (udito, vista e organi di senso non risultano danneggiati).

I genitori di Noemi hanno così deciso di dare vita ad un progetto volto non solo ad aiutare le famiglie che vivono da vicino la gestione di un paziente affetto da SMA1, ma che miri soprattutto ad incentivare la ricerca scientifica e a dotare gli ospedali delle attrezzature adeguate.

Lunedì scorso Sciarretta ha incontrato il direttore uscente della Asl pescarese, Claudio D’Amario, da qualche giorno sostituito da Armando Mancini, e il direttore del reparto di Pediatria, direttore Giuliano Lombardi, per definire i dettagli per l’acquisto dei macchinari che saranno in dotazione del reparto e per la realizzazione delle stanze che ospiteranno i pazienti.

“Il dottor Lombardi sta preparando con i medici dell’associazione Progetto Noemi il dottor Marcello Villanova e il dottor Nino Aiello la lista dei macchinari da acquistare per il reparto”, ha affermato Sciarretta. “La Asl di Pescara ha dato disponibilità per acquisto immediato. Il direttore generale ha dato piena disponibilità per la copertura finanziaria”.

“Per l’allestimento delle stanza che ospiterà i due posti letto e per la medicheria è stata fatta richiesta all’ingegnere dell’ospedale per poter dare inizio ai lavori”, conclude.

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