Pescara, Rifondazione comunista con i produttori per dire no al caporalato

Pescara. Un piccolo gesto di solidarietà per dire no al caporalato e sostenere la coraggiosa iniziativa di quei piccoli produttori agricoli che hanno saputo intraprendere un percorso di lavoro della terra etico e libero da mafie e sfruttamento della manodopera a basso costo degli immigrati.

E’ l’iniziativa portata avanti da Rifondazione comunista e Giovani comunisti Pescara, che hanno deciso di distribuire, tramite un canale del tutto auto-organizzato, le arance biologiche prodotte dai piccoli produttori calabresi, che potranno essere acquistate, previa prenotazione, da martedì 2 fino a giovedì 4 febbraio, presso la sede di Rifondazione comunista sita in via Tedesco.

L’iniziativa rientra nell’ambito di un progetto di rete solidale tra attivisti e associazioni impegnate nella difesa del lavoro della terra dallo sfruttamento. Le arance biologiche saranno distribuite dalle ore 16:30 alle ore 20:00 e per prenotare una cassetta da 5Kg, al costo di 8 euro, basta contattare Paolo Mantini, coordinatore dei Giovani comunisti Pescara, oppure Corrado Di Sante, segretario PRC-SE, Federazione provinciale di Pescara.

Il ricavato della vendita sarà destinato alla ricostruzione di Kobane, la città che esattamente un anno fa è riuscita a rispondere all’assedio dell’Isis grazie alle Unità di Autodifesa del popolo curdo.

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