Pescara, al via il progetto di monitoraggio e controllo dei rifiuti urbani

Pescara. In arrivo lo ‘Smartness in Waste Management’, il primo open data ambientale in Italia, che prenderà il via in 30 capoluoghi, tra cui anche Pescara.

Si tratta di uno strumento che permetterà ai Comuni di promuovere interventi di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti sul territorio e di comunicare ai cittadini, in maniera semplice e trasparente, le informazioni ambientali ed economiche relative alla raccolta differenziata e al riciclo.

Il sistema di monitoraggio, frutto di un protocollo d’intesa siglato tra il Ministero dell’ambiente e Ancitel Energia e Ambiente è stato presentato questa mattina a Roma.
Nella prima fase del progetto, ogni Comune aderente avrà la possibilità di valutare con cadenza mensile le proprie performance ambientali ed economiche connesse al ciclo dei rifiuti, e quindi di modificare le proprie scelte gestionali sulla base dei dati raccolti.

Le emissioni in atmosfera connesse alla gestione dei rifiuti vengono rilevate da un sistema unico a livello europeo messo a punto con il CNR – Istituto sull’inquinamento atmosferico.
‘Smartness in Wast Management’ è strutturato su tre quadri di indicatori: raccolta, emissioni ed economicità, per ognuno dei quali rende disponibili le seguenti informazioni:

rifiuti prodotti Kg/abitante, percentuale di raccolta differenziata e percentuale di avvio a riciclo per quanto concerne la raccolta; tonnellate CO2 equivalente prodotta, tonnellate CO2 equivalente evitata, bilancio delle emissioni e distanza media degli impianti di riciclaggio per quanto riguarda le emissioni; costo totale del processo euro/abitante, costo del trattamento euro/ab e ricavo del Consorzio di filiera euro/ab per quanto riguarda i dati economici.

I 26 comuni coinvolti nel progetto sono Alessandria, Aosta, Ascoli Piceno, Chieti, Cosenza, Crotone, Campobasso, La Spezia, Lecce, Lecco, Matera, Messina, Parma, Pavia, Perugia, Pescara, Pistoia, Prato, Ragusa, Sassari, Taranto, Teramo, Terni, Trapani, Trieste e Vicenza, mentre gli ultimi 4 sono in fase di formalizzazione.

“L’Europa”, ha affermato Filippo Bernocchi, delegato Anci Energia e Rifiuti, “ha posto l’obiettivo di raggiungere entro il 2020 la percentuale del 50% di avvio a riciclo, chiedendo di puntare su un’economia circolare che consideri i rifiuti una risorsa a tutti gli effetti”.

“L’obiettivo è di arrivare a coprire nei prossimi 2 anni tutti i capoluoghi di provincia italiani per far sì che ‘Smartness in Waste Management’ diventi, insieme ad altri sistemi di rilevazione dati, lo strumento di riferimento per il monitoraggio, lo scambio di informazioni e la valorizzazione dei rifiuti in un’ottica di economia circolare”.

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