Pescara: il mercatino si farà, “etnico e dell’integrazione

Pescara. Un “mercato etnico e dell’integrazione” dove lavoreranno, fianco a fianco, mercanti comunitari ed extracomunitari: è questa la soluzione emersa dal consiglio comunale straordinario che, oggi pomeriggio, ha discusso in seduta aperta al pubblico sul trasferimento del mercatino africano attualmente assembrata nell’area di risulta.

Trasferimento, dunque, e non smantellamento, come richiesto dal centrodestra. A “vincere”, davanti a una folta delegazione della comunità senegalese, sono stati due ordini del giorno, uno della maggioranza (approvato con 14 voti favorevoli su 24 presenti, 10 contrari e 2 astenuti) e uno del Movimento 5 Stelle (15 favorevoli, 6 contrari, 2 astenuti.

Il primo persegue quanto proposto negli ultimi giorni dal sindaco Alessandrini, ovvero lo spostamento delle bancarelle nel sottopassaggio della Stazione Centrale, dove le Ferrovie dello Stato hanno messo a disposizione dei locali. Gli impegni presi dalla Giunta sono quelli per il rispetto di varie condizioni:

– Sicurezza e salubrità: il mercato dovrà essere dotato di cancello e relativo orario di apertura e chiusura, videosorvegliato e a norma con illuminazione e servizi igienici;

– Legalità e antiabusivismo: tutti gli ambulanti dovranno essere in regola con le autorizzazioni e i pagamenti dei tributi dovuti e la Polizia Municipale dovrà esercitare un controllo permanente sulla contraffazione;

– Verifica della possibilità di realizzare un mercato sperimentale dove possano trovare posto anche ambulanti “comunitari”

L’ordine del giorno pentastellato, invece, concorda con quello del centrosinistra per quanto concerne l’equità etnica e amministrativa. La maggioranza ha ottenuto l’impegno del sindaco a “verificare la possibilità di inserire anche nei mercati esistenti ambulanti aree dedicate alla vendita di prodotti etnici” e a “organizzare con risorse interne agli uffici comunali e con la collaborazione delle associazioni di categoria giornate di formazione sul lavoro ambulante e sulle autorizzazioni necessaria e la fiscalità da assolvere”. I Cinque Stelle, invece, vogliono uno sportello dedicato alla verifica di ogni singola attività commerciale connessa al “mercatino etnico”, e che quelle in regola siano definitivamente inclusi nei mercati rionali; infine è stata concordata una “pianificazione corretta e concreta”, dei commercianti extracomunitari per “agevolare l’integrazione nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e della sicurezza degli operatori e dei fruitori”.

Tempi e modalità precise, però, fin qui non sono stati definiti.

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