Ponte del Cielo, no definitivo della Soprintendenza: ‘Il progetto è alieno al paesaggio’

Pescara. La Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, dopo il preavviso di diniego dei giorni scorsi, conferma il no al progetto del Ponte del Cielo, definito “alieno all’ambito paesaggistico tutelato”. Il provvedimento potrebbe dunque decretare la fine dell’opera da un milione di euro che il governatore Luciano D’Alfonso e il sindaco Marco Alessandrini avrebbero voluto collocare sulla spiaggia e nel tratto di mare antistante la Nave di Cascella, in Largo Mediterraneo, a Pescara. Il Comune, ora, non esclude il ricorso al Tar.

“Insufficienti”, per la Soprintendenza, le controdeduzioni presentate dal Comune del capoluogo adriatico dopo il preavviso di diniego: si tratta di un paesaggio che “non può accettare ancora ulteriori saturazioni. Riguardo alla specificità funzionale del Ponte del Cielo – si legge nel provvedimento – si rileva che la stessa sua forma circolare più che richiamare la funzione di una tradizionale passerella, quale promenade protesa verso il mare, rimandi piuttosto ad un elemento di chiusura fine a se stesso”.

Per la Soprintendenza, che cita le foto-simulazioni, è inoltre “visibile una sostanziale interferenza visiva verso il mare, con la passerella che per tutta la sua notevole estensione orizzontale intercetta l’orizzonte marino, celandone la veduta”. Lo spazio in questione, d’altronde, “è uno dei pochi dell’intera riviera pescarese a non essere stato occupato da strutture legate al turismo balneare”. In conclusione il progetto è “incompatibile con i valori paesaggistici del luogo in cui si colloca”.

Il sindaco: “Difenderemo il progetto, ma Pescara non perda i fondi”

“Prendo atto del parere negativo della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo sui lavori di realizzazione del cosiddetto Ponte del Cielo, quale completamento prospettico di Largo Mediterraneo, ma Pescara non può permettersi di perdere quelle risorse. Stiamo verificando le iniziative da prendere circa il Ponte del Cielo, ma siamo pronti a chiedere alla Regione di deviare le risorse sul Teatro Michetti, qualora la fattibilità del Ponte dovesse risultare impossibile, affinché la città mantenga i finanziamenti previsti”. Lo afferma il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini.

“A parte il diniego della Soprintendenza – dice il primo cittadino – nella giornata odierna dobbiamo prendere altresì atto anche della decisione o meglio, della non decisione da parte della Commissione regionale per il Patrimonio Culturale sull’opera, interessata ai sensi dell’articolo 38 comma 3 del D.P.C.M. n. 171 del 29/8/2014. Da quanto abbiamo appreso, la Commissione ha ritenuto di non entrare nel merito al fine di non ingenerare un ingolfamento tecnico documentale che da questa decisione sarebbe potuto discendere, ma l’organismo ha deciso di trasmettere tutto l’incartamento alla Direzione Generale per il Patrimonio Paesaggistico del Ministero per i Beni Culturali, al fine di avere una valutazione superiore”.

“Verificheremo la fattibilità dell’opera al netto della situazione che si è configurata, nel frattempo, per evitare la perdita dei finanziamenti chiederemo di poter utilizzare i fondi per il Teatro Michetti. Com’è noto si tratta di un recupero che la città aspetta da tempo, che ci impegna a livello programmatico e che ci restituirebbe un pezzo della storia culturale e anche architettonica della Pescara di ieri e di oggi”, conclude Alessandrini.

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