Mare inquinato a Pescara, tutti contro il sindaco: “Si dimetta”

Pescara. Tutti contro il sindaco nell’ambito delle polemiche sul mare inquinato e sull’ordinanza di divieto di balneazione retrodatata. Nonostante i tentativi di fare chiarezza da parte del primo cittadino, che non intende fare passi indietro, in tanti continuano a chiedere le dimissioni di Alessandrini.

“Se qualcosa di grottesco vi è in questa vicenda – dicono al Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua – questo è il comportamento del Sindaco, anche al di là delle vicende giudiziarie. Riteniamo che Alessandrini farebbe bene a presentare le sue dimissioni, magari retrodatandole al giorno prima del consiglio comunale straordinario del primo ottobre”.

“Il sindaco Alessandrini e il suo fido vicesindaco Del Vecchio – afferma Armando Foschi – non sono più evidentemente nelle condizioni di rappresentare la città di Pescara che hanno irrimediabilmente tradito, cercando di mentire maldestramente su un’ordinanza prima nascosta, poi rivelata, poi semplicemente falsificata nella data. Per tale ragione oggi chiediamo la sospensione immediata dalle rispettive cariche del sindaco e del vicesindaco, entrambi indagati per l’emergenza balneazione, in attesa delle rispettive dimissioni. Nel frattempo facciamo appello alla maggioranza di governo, a quei consiglieri che ignoravano, anche loro, tutta la menzogna costruita attorno all’ordinanza-fantasma del divieto di balneazione, facciamo appello alla loro coscienza affinchè prendano le distanze da chi ha mentito per tre mesi ai pescaresi e firmino, con le opposizioni, la mozione di sfiducia, ormai un atto irrinunciabile, mandando a casa un sindaco che ha dimostrato di non saper amministrare la città. In caso contrario sarà inevitabile pensare che anche loro fossero a conoscenza delle bugie raccontate dal sindaco Alessadrini, che pure hanno difeso in aula, durante la seduta straordinaria del Consiglio comunale, e verranno inevitabilmente travolti dall’uragano politico-amministrativo-giudiziario”.

“Nella redazione di un’ordinanza – dice il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri – non esistono ‘tecnicismi’: si scrive l’ordinanza e si mette la data del giorno in cui viene scritta, firmata e protocollata, perché le ordinanze non si possono ‘retrodatare’, salvo voler redigere un atto falso. La smettesse il sindaco Alessandrini a propinare improbabili tesi per giustificare una menzogna perpetrata per tre mesi ai cittadini, alle Istituzioni, finanche a un magistrato. Oggi, fra le tante sciocchezze dette in conferenza stampa, non ha pronunciato l’unica parola che la città si attendeva: dimissioni, le sue, quelle del vicesindaco Del Vecchio e, automaticamente, dell’intera giunta e maggioranza di governo. Dimissioni ormai ineluttabili per le quali è già cominciato il conto alla rovescia”.

“E’ inaccettabile – si legge in una nota del direttivo regionale di ‘Noi con Salvini’ – l’atteggiamento del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, che si ostina a rimanere attaccato alla poltrona pur avendo firmato l’ordinanza di divieto di balneazione in ritardo, salvo poi retrodatarla e mentire in merito. In ogni caso il primo cittadino non è mai stato all’altezza della situazione e a nostro avviso avrebbe dovuto dimettersi sin da subito. Come movimento abbiamo raccolto oltre 1500 firme nei mesi di agosto e settembre. Piu’ di 1500 cittadini che hanno chiesto le dimissioni del sindaco recandosi ai nostri gazebo nel weekend. E’ per questi cittadini che continueremo a lavorare, per far si che Pescara abbia un’amministrazione competente e degna di governare la città”.

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