Pescara, norme più severe per locali e pubblici esercizi

locali_notturniPescara. È stata prorogata fino al prossimo 20 ottobre l’ordinanza sull’orario di chiusura dei locali d’intrattenimento e dei pubblici esercizi di Pescara. Tutte le attività, dunque, potranno restare aperte sino alle ore 3,00 durante la settimana e fino alle 4,00 nella notte tra venerdì e sabato e tra sabato e domenica.

Al via, però, anche norme più severe. A partire da domani, infatti, la musica dovrà essere interrotta mezz’ora prima dell’orario di chiusura per garantire la fase di ‘decompressione’ dei clienti. Tutti i locali indistintamente dovranno, inoltre, dotarsi di telecamere all’interno e all’esterno degli esercizi, oltre che di una guardia giurata e di un numero adeguato di addetti al servizio d’ordine. Per chi violerà tali dispositivi sono previste sanzioni da 300 euro sino alla sospensione della licenza.

“Il dispositivo di sicurezza introdotto dallo scorso febbraio nel centro storico ha funzionato” ha commentato in merito il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, “consentendoci anche di individuare e sanzionare quei pochi locali (3 circoli privati e 5 esercizi pubblici) che non hanno rispettato le normative. Ora abbiamo deciso di estendere quel dispositivo e quelle stesse prescrizioni su tutto il territorio cittadino, prevedendo che, ovviamente, con l’arrivo dell’estate la cosiddetta ‘movida’ si sposterà naturalmente anche sul litorale. Chiara dunque l’ordinanza odierna che disciplinerà le attività serali per l’intera estate e che per la prima volta è stata firmata nel mese di maggio, dunque con largo anticipo rispetto all’inizio della stagione”.

Resta valido, inoltre, il divieto di vendita di bevande da asporto in contenitori di vetro a partire dalle ore 23,00, divieto esteso anche agli eventuali acquirenti o avventori ai quali è vietato portare all’esterno degli stessi locali contenitori di vetro.

“I locali dovranno poi farsi promotori di una campagna di sensibilizzazione contro l’uso dell’alcol e delle droghe” continua ancora Mascia, “oltre a predisporre gli strumenti che consentano al cliente, all’uscita del locale, di effettuare, in maniera volontaria, una rilevazione del tasso alcolemico”.

Non solo. La nuova ordinanza pone anche ulteriori paletti sulle attività musicali.Ogni locale dovrà, infatti, garantire la taratura dei propri impianti, adeguarsi alle normative sull’inquinamento acustico. La musica, inoltre, dovrà essere sempre spenta mezz’ora prima della chiusura del locale. In questa fase sarà vietata la somministrazione di qualunque bevanda ad eccezione dell’acqua, l’intrattenimento dovrà cessare, mentre sarà consentito solo l’utilizzo di musica di sottofondo a bassissimo volume. Inoltre, il sindaco sottolinea che per chiusura del locale si intende il termine dell’attività: nell’ora stabilita l’esercizio dovrà, cioè, avere le saracinesche già abbassate.

Tutti i locali che sceglieranno di non adeguarsi ad una sola delle prescrizioni imposte non potranno usufruire degli orari fissati nell’ordinanza, ma dovranno chiudere le proprie attività alle ore 2,00, come previsto nella disciplina degli orari di esercizio delle attività economiche.

Più rigide anche le sanzioni previste: la multa per la violazione di ogni singola prescrizione sale a 300 euro. In caso di recidiva, ossia già dalla seconda violazione, si applicherà la sospensione dell’esercizio per sette giorni sino a un massimo di trenta.

L’ordinanza è già immediatamente esecutiva ed è stata notificata a tutte le associazioni di categoria e dei consumatori.

 

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