Pescara, degrado nella movida: “Le ordinanze ci sono ma mancano i controlli”

Pescara. In arrivo dal Comune una nuova “ordinanza coprifuoco” per limitare gli orari di apertura dei locali e tentare di arginare il degrado esploso nel nuovo quadrilatero della movida di via Cesare Battisti, piazza Santa Caterina, piazza Muzii e Largo Scurti: ma vengono ripetutamente violate quelle in vigore contro il bivacco e l’alcol in strada.

“Vengono rispettate le norme di sicurezza imposte per l’apertura degli stessi locali?”, se lo chiede il coordinatore cittadino di Forza Italia, Guido Cerolini, che con l’amministrazione Mascia aveva approvato, e sono tuttora in vigore, stringenti regolamenti che impongono, a chi apre un locale, l’adozione di norme severe, come la dotazione di telecamere fuori e dentro le attività, la presenza di personale addetto alla sicurezza, locali obbligatoriamente dotati di servizi per i diversamenti abili. “Una serie di regole ferree”, sostiene Cerolini, “propedeutiche al rilascio delle autorizzazioni di apertura, concepite per tutelare chi lavora in maniera seria a discapito di chi vede nel locale serale solo una fonte di guadagno veloce”.

E sempre durante la precedente amministrazione era stata approvata, vigente tutt’oggi anche questa, un’ordinanza anti-bivacco che vieta di bere, lasciare bottiglie di vetro abbandonate, e di mangiare all’aperto negli spazi pubblici, come parchi, giardini, monumenti o strutture comunali, come le scale del mercato coperto di piazza Muzii.

In sostanza non dovrebbero essere i residenti esasperati, come è successo nei giorni scorsi, a filmare e denunciare chi cerca la rissa davanti ai locali, bensì gli esercenti stessi con le telecamere obbligatorie, così come per impedire la presenza di “chi si ubriaca, vomita od orina sulle pareti e le scale del mercato”, aggiunge infine Cerolini, “il Comune non dovrebbe annunciare provvedimenti spot per tentare solo di sopire la protesta degli abitanti, coprifuoco notturno e blitz di un giorno, ma un posto fisso di Polizia che faccia rispettare il Regolamento vigente e applicare le sanzioni contenute nell’ordinanza anti-bivacco”

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