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Pescara ‘riparte’ con il Frecciarossa e l’Aeroporto di Interesse Nazionale

Pescara. Nella seduta n. 78 del 27 agosto, il Consiglio dei ministri ha approvato uno schema di decreto del Presidente della Repubblica che individua i 38 aeroporti di interesse nazionale. Tra questi 12 vengono riconosciuti come di rilevanza strategica (Milano Malpensa e Torino; Venezia; Bologna, Firenze/Pisa; Roma Fiumicino; Napoli; Bari; Lamezia Terme; Catania; Palermo; Cagliari), e 3 come gate internazionali (Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Venezia).

In linea con l’obiettivo di razionalizzazione del settore il provvedimento individua dieci bacini di traffico omogeneo, secondo criteri di carattere trasportistico e territoriale. Tra gli scali esclusi Genova, Bergamo, Verona, Ancona, Trapani, Olbia e Alghero. Salvata Pisa aggregandola a Firenze. Pescara rientra tra gli scali di rilevanza strategica.

Il decreto, che passa così l’esame definitivo, individua gli aeroporti e i sistemi aeroportuali di interesse nazionale, quali nodi essenziali per l’esercizio delle competenze esclusive dello Stato, tenendo conto delle dimensioni e della tipologia del traffico, dell’ubicazione territoriale e del ruolo strategico dei medesimi, nonché di quanto previsto nei progetti europei Ten.

Il provvedimento, spiega la nota, “è finalizzato allo sviluppo del settore all’interno di una governance che contemperi le esigenze della domanda di traffico nazionale e internazionale con quelle di sviluppo dei territori, di potenziamento delle infrastrutture necessarie, di utilizzo proficuo delle risorse pubbliche impiegate e di efficientamento dei servizi di navigazione aerea e degli altri servizi resi in ambito aeroportuale. L’individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, quali nodi essenziali per l’esercizio delle competenze esclusive dello Stato, si pone, inoltre, in linea con la programmazione nazionale del settore nonché con la razionalizzazione delle infrastrutture aeroportuali e dei relativi servizi”.

Nei “dieci bacini di traffico nazionali” individuati, vengono indicati “gli aeroporti di interesse nazionale”: Nord Ovest (Milano Malpensa, Milano Linate, Torino, Bergamo, Genova, Brescia, Cuneo); Nord Est (Venezia, Verona, Treviso, Trieste); Centro Nord (Bologna, Pisa, Firenze, Rimini, Parma, Ancona); Centro Italia (Roma Fiumicino, Ciampino, Perugia, Pescara); Campania (Napoli, Salerno), Mediterraneo / Adriatico (Bari, Brindisi, Taranto); Calabria (Lamezia Terme, Reggio Calabria, Crotone); Sicilia orientale (Catania, Comiso); Sicilia occidentale (Palermo, Trapani, Pantelleria, Lampedusa); Sardegna (Cagliari, Olbia, Alghero).

Per ognuno dei dieci bacini, vengono indicati gli aeroporti “che rivestono particolare rilevanza strategica”: Milano Malpensa e Torino; Venezia; Bologna, Firenze/Pisa; Roma Fiumicino; Napoli; Bari; Lamezia Terme; Catania; Palermo; Cagliari. Tra questi aeroporti, tre vengono individuati come “aeroporti che rivestono il ruolo di gate intercontinentali”: Roma Fiumicino, quale “primario hub internazionale”; Milano Malpensa; Venezia.

“L’avvio del nuovo collegamento Frecciarossa Bari-Milano, inizialmente programmato da Trenitalia per il prossimo dicembre, sarà anticipato al 20 settembre (già preannunciato da CityRumors)”. Lo ha reso noto il Sottosegretario alla Presidenza, Camillo D’Alessandro che ha anche confermato che il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante l’individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, tra cui quello di Pescara. Per quanto concerne il trasporto ferroviario, una coppia giornaliera di treni Frecciarossa con ETR.500 si aggiunge all’attuale offerta Frecciabianca costituita da sei coppie di treni. In 6 ore e 30 minuiti il Frecciarossa collegherà direttamente la Lombardia alla Puglia, con fermate intermedie a Reggio Emilia AV, Bologna Centrale, Rimini, Ancona, Pescara Centrale e Foggia. In particolare, il Frecciarossa collegherà Milano con Pescara e viceversa in quattro ore con biglietti già in vendita a partire da 27 euro. Riguardo al decreto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, vengono individuati gli aeroporti e i sistemi aeroportuali di interesse nazionale, tra cui quello di Pescara, quali nodi essenziali per l’esercizio delle competenze esclusive dello Stato, tenendo conto delle dimensioni e della tipologia del traffico, dell’ubicazione territoriale e del ruolo strategico dei medesimi, nonché di quanto previsto nei progetti europei TEN. In linea con l’obiettivo di razionalizzazione del settore, il provvedimento individua dieci bacini di traffico omogeneo.

L’Aeroporto d’Abruzzo è stato inserito nel bacino del Centro Italia (Roma Fiumicino, Ciampino, Perugia, Pescara). “L’attuale governo regionale, grazie all’attività di pressing sul Governo nazionale e sui vertici delle Ferrovie dello Stato – ha rimarcato il Sottosegretario – sta infatti recuperando i ritardi del passato, connettendo l’Abruzzo ai grandi network nazionali ed internazionali. La diretta connessione alla linea dell’Alta Velocità – ha proseguito – rappresenta un primo, importante ed innegabile risultato che oggi portiamo a casa. Dopo la mancata impugnativa alla nostra legge regionale e il riconoscimento dell’Aeroporto d’Abruzzo quale aeroporto d’interesse nazionale, stiamo garantendo un futuro e soprattutto lo sviluppo del nostro scalo.Il Ministro Del Rio e i vertici di FFSS hanno dimostrato di aver a cuore le ragioni del nostro territorio. Queste sono sole le basi di partenza di una visione politico-programmatica che nel futuro – ha concluso – consentirà di raggiungere ulteriori traguardi”.