Inchiesta Mare Monti, Carlo Strassil respinge le accuse

tribunale-pescaraPescara. Ha respinto tutte le accuse l’ingegnere romano Carlo Strassil, 63 anni, arrestato lunedì scorso nel contesto dell’inchiesta sulla Statale 81, la cosiddetta strada fantasma “Mare Monti”.

 

L’interrogatorio di garanzia, davanti al gip del tribunale di Pescara, Luca De Ninis, è durato circa 3 ore. Il professionista romano, che poi è tornato nel carcere romano di Regina Coeli, ha declinato qualsiasi responsabilità. L’inchiesta “Mare Monti”, condotta dal sostituto procuratore Gennaro Varone, conta 12 indagati, tra i quali gli imprenditori Carlo, Paolo e Alfonso Toto e l’ex presidente della Provincia di Pescara, Luciano D’Alfonso. 

Al termine dell’interrogatorio di garanzia il legale di Carlo Strassil, l’avvocato Andrea Melucco, ha riferito che il suo assistito ha cercato di chiarire “la sua assoluta estraneità” ai fatti che gli vengono contestati. Per quanto riguarda l’accusa per Strassil di aver stravolto l’appalto della Mare Monti per renderlo vantaggioso per l’impresa Toto, che inoltre avrebbe predisposto atti pubblici e progetto, l’avvocato ha detto che il suo assistito “ha svolto la sua attività di progettista in quest’opera complessa in termini trasparenti e leciti’.
L’avvocato ha aggiunto che questo aspetto sarà oggetto di ulteriore precisazione. “Stiamo cercando – ha aggiunto – di raccogliere gli elementi e poi depositeremo delle memorie”. Sul fatto che, sempre secondo l’accusa, Strassil si sarebbe auto liquidato un compenso di due milioni e 245 mila euro, l’avvocato ha detto che si tratta di “un clamoroso equivoco di interpretazione della normativa che sarà chiarito in termini lineari e semplici”. Sul versante della ricostruzione post terremoto de L’Aquila, di cui Strassil è consulente, il suo legale ha detto “che nell’ordinanza ci sono accenni assolutamente impropri su cose che non hanno nulla a che vedere e che servono a colorare la misura cautelare, a dimostrazione che si mettono insieme tante cose diverse. Quando avremo – ha concluso l’avvocato- ulteriori elementi l’ingegnere sarà in grado di chiarire tranquillamente tutti questi aspetti”. Il legale presenterà istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare.

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