Pescara: rifugi per eroinomani e decine di cellulari nel parco di via Tavo FOTO

Pescara. Sono stati l’assessore l’assessore Adelchi Sulpizio e i tecnici comunali dell’Ufficio Verde Pubblico ad entrare ogg, nel parco di via Tavo, ma solo per scoprire che le intrusioni di vandali e tossicodipendenti non si sono mai fermate

Il sopralluogo odierno è propedeutico alla riqualificazione del parco a due passi dal Ferro di Cavallo, centrale dello spaccio di Ranitelli, al quale l’amministrazione comunale sta lavorando dall’inverno scorso tramite un progetto di affidamento, ma nel frattempo le conseguenze di anni di chiusura di una struttura, ristrutturata e mai andata in funzione, sono tristemente visibili dalle fotografie.

Finestre e porte sfondate e erba che inghiotte le altalene sono solo la grigia cornice per lo scempio che si consuma all’interno dei locali che dovrebbero servire alla comunità. Se sulle mura sono i graffiti ad inneggiare all’uso dell’eroina, le siringhe sparse ovunque e i cucchiaini usati per squagliare l’eroina raccontano di un quotidiano passaggio di tossicodipendenti che abusano del parco per “farsi” di quella “roba” acquistata comodamente tra i palazzi di fronte, mentre materassi, cumuli di vestiti e rifiuti di ogni genere testimoniano come questo posto sia diventato il bivacco di numerosi disperati.

Qualcuno, invece, l’ha presa come centrale operativa per affari poco leciti: decine e decine di telefoni cellulari, quasi certamente rubati, giacciono smontati tra le erbacce: ne rimangono solo i display e le cover esterne, mentre le parti interne sono state con tutta probabilità recuperate per i metalli preziosi che contengono e che vengono rivenduti a chi della raccolta abusiva ne ha fatto un business.

Una vista su un bene pubblico che stringe allo stomaco. Non resta che confidare nei progetti del Comune per non arrendersi a un altro dei graffiti lasciato dai vandali sui muri: “Per  voi che entrate: perdete ogni speranza”

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