Pescara, annullata la soppressione del Tar

Pescara. Si salva la sezione staccata del Tar di Pescara: il Governo fa marcia indiestro sull’accorpamento con la sede aquilana e accoglie le tante richieste giunte dal capoluogo adriatico. Via libera da parte del Consiglio dei Ministri alla norma che mette la parola fine alla vicenda relativa alla paventata chiusura del Tribunale amministrativo pescarese dal primo luglio.

In tanti ad esprimere soddisfazione, tra i primi il deputato Sel di Pescara Gianni Melilla: “Il Governo ha preso finalmente atto della irragionevolezza della soppressione della sezione staccata del Tar di Pescara – scrive in una nota – In modo pervicace si voleva andare avanti a tutti i costi respingendo ogni atto volto a rivedere questa decisione assurda, assunta un anno fa. Le obiezioni maturate non solo a livello politico e istituzionale ( Comune Pescara, Regione Abruzzo, Università D’Annunzio), ma anche tra gli operatori dellla giustizia amministrativa ( ordine avvocati Pescara, magistrati, personale del Tar di Pescara ) hanno consentito questa correzione di rotta nata da un errore della maggioranza di governo (PD NCD Scelta civica ) che aveva votato quel provvedimento. Bene dunque il ravvedimento operoso della Governo, agevolato dall’azione di vari parlamentari pescaresi della maggioranza e dell’opposizione”, conclude il parlamentare.

Sintetico, postato in prima mattinata su Facebook, il commento del sindaco di Pescara Marco Alessandrini,La sede distaccata del Tar resta a Pescara, accolte le istanze del territorio. Un risultato che ha premiato l’impegno di tutti”. “Il mantenimento della sede è un vantaggio per la comunità”, ha poi aggiunto in una nota, “alla luce anche dei dati concreti e studi scientifici compiuti dall’Università d’Annunzio circa la collocazione geografica, il carico di lavoro e l’organizzazione degli uffici pescaresi che abbiamo sottoposto al vaglio governativo e che danno anche il senso dell’efficienza del Tar Pescara la cui soppressione avrebbe determinato solo un aumento dei costi e dei sacrifici per la collettività, senza apprezzabili vantaggi in termini di risparmi di spesa e di efficacia del servizio, come in un primo momento ipotizzato a fronte della razionalizzazione”.

“Salvare la Sezione staccata di Pescara del Tar Abruzzo -dichiara anche la deputata del Pd Vittoria D’Incecco – consentirà di continuare a garantire servizi essenziali sul territorio e di tutelare i diritti dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni. La soppressione della sede staccata di Pescara – prosegue la parlamentare – sarebbe stata inutile e dannosa per la comunità abruzzese. Il Tribunale amministrativo pescarese ha sempre garantito un’alta produttività e contribuito ad elevare l’efficienza della giustizia amministrativa abruzzese. La sua chiusura, quindi, avrebbe influito negativamente sull’andamento della definizione delle controversie e non avrebbe diminuito le spese”.

“Si tratta”, sostiene invece la vicepresidente del gruppo al Senato di Area popolare Ncd-Udc, Federica Chiavaroli, “di un importante risultato raggiunto, il cui merito va ascritto al governo ed al ministro Boschi, che con grande sensibilità hanno ascoltato e compreso le ragioni di un territorio ed in particolare dei cittadini e dei professionisti abruzzesi da me quotidianamente rappresentate. Proprio loro, appunto, sarebbero stati pesantemente penalizzati dalla chiusura di una sede particolarmente strategica per la sua centralità territoriale”.

“E’ stato di fondamentale importanza”, commenta con una nota il Coordinamento istituzionale a difesa del Tar di Pescara,” far comprendere al Governo l’esigenza reale del territorio di potersi ancora avvalere di un ufficio giudiziario che ha sempre dato dimostrazione di saper svolgere con efficacia ed efficienza il ruolo che la Costituzione e le leggi assegna ai propri organi statali. Il Tar di Pescara con tutto il personale di magistratura ed amministrativo potra’ continuare ad assolvere con rapidita’ e competenza il proprio compito, da sempre riconosciuto dagli operatori del settore, assicurando il servizio giustizia a favore di quella parte dell’Abruzzo che per le sue caratteristiche economiche e sociali da sempre richiede, affinche si affianchi a tutti gli altri servizi che nel complesso rendono attrattive e dinamiche le nostre realta’ territoriali, le quali hanno idee e risorse che non sarebbe stato corretto compromettere in una fase cosi’ delicata per la difficile situazione economica di quest’area geografica. Va quindi dato atto al Governo ed alle forze politiche – afferma il Coordinamento – di aver capito l’esigenza di salvaguardare questa importante realta’ giuridica, superando con intelligenza e lungimiranza le deboli ragioni di risparmio di spesa e semplificazione presunte che, con troppa fretta e scarso approfondimento in un primo momento sembravano prevalere. Un ringraziamento particolare per il lavoro svolto, in un intero anno di impegnative attenzioni affinche’ venissero comprese queste ragioni – si legge infine nella nota – va rivolto all’equipe di esperti economico-giuridico-urbanistico dell’Universita’ D’Annunzio, all’Ordine degli Avvocati di Pescara, alla Camera di Commercio del capoluogo adriatico”.

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