Pescara, debito fra amici: la guerra dei manifesti riprende dopo un anno FOTO

Pescara. Erminio contro Achille: la storia di un debito trentennale torna a ricoprire il centro della città di manifestini. Dopo un anno dalle prime affissioni, ricompaiono i volantini che gridano vendetta per 200milioni non restituiti.

“Achì, tu stracci e j armett. Se permetti…dducente miliune te la coda…”. Si può riassumere tutto in questa frase lo spirito che, a distanza di quasi un anno, tiene ancora vivo nell’ignoto signor Emilio il fuoco della vendetta nei confronti di tal Achille Cetrullo. Era agosto scorso quando, nel pieno centro di Pescara, fecero le prime apparizioni decine e decine di volantini riportanti le frasi dell’irato Erminio rivolto ad altrettanto sconosciuto Achille Cetrullo, evidentemente abitante nei pressi del Municipio, accusato di aver chiesto in prestito all’amico Erminio la cifra di 200 milioni (si ipotizza, di lire Ndr.) ben 32 anni fa e mai restituiti.

Evidentemente, Erminio deve aver anche provato recentemente a contattare Achille che, forse sentendosi in torto, non ha più risposto nemmeno al telefono, tanto da scatenare la reprimenda di Erminio, consumatasi a suon di affissioni “da berlina” su qualsiasi superficie verticale all’incrocio tra corso Vittorio Emanuele e piazza Italia. Una tattica che, se non è servita a restituire quanto richiesto a Erminio, ha sicuramente punto nel vivo Achille che, da solo o con il supporto di “squadre di strappatori”, ha passato la ferie di agosto a “straccià li manifesti”. Ma, puntualmente, il giorno dopo veniva riattaccati nuovamente, con tanto di sottolineatura, da Erminio il vendicatore.

Il siparietto è andato avanti (senza che nessuno riuscisse mai a cogliere in flagrante le due parti) per alcuni giorni, per poi scemare. Fino a oggi, quando su alcune vetrine nei dintorni di piazza Duca D’Aosta e di fronte al teatro Massimo sono ricomparsi i volantini firmati da Erminio, con tanto di celebrazioni a mezzo stampa e redivivo spirito vendicativo. Un astio che dura da 32 anni più uno ma che, a detta “dell’attacchino senza paura” potrebbe risolversi con una semplice telefonata.

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