Pescara, tagli al sociale: sindacati in piazza, pronti a invadere il Consiglio

Pescara. Sindacati in piazza, a Pescara, per protesta contro la politica in campo sociale dell’amministrazione comunale cittadina che ha “tagliato i fondi per le categorie deboli”, dicono Cgil, Cisl e Uil, “abbassato la fascia di esenzione Irpef da 16.040 euro a 10.000 euro, eliminato le agevolazioni sull’Imu”.

I cittadini che si sono ritrovati in piazza Italia hanno intenzione di fare il proprio ingresso nell’aula del consiglio comunale, dove torneranno anche lunedi’ in occasione dei lavori del consiglio, chiamato ad approvare il Bilancio preventivo.

“Siamo preoccupati e indignati – dice Emilia Di Nicola della Cigl – per le scelte del Comune”, e a nulla e’ servito, aggiunge Umberto Coccia della Cisl, “provare a dissuadere l’amministrazione” per cui “le aliquote sono al massimo, e si paga nella sofferenza e nel dolore, considerato che si annunciano delle file agli sportelli, per via del mancato recapito di bollettini. Per noi questa manovra e’ inaccettabile e ingiusta”. “Hanno annullato 12 anni di trattative dei sindacati con le precedenti amministrazioni – commenta Luca Piersante della Uil. Pur essendo lacrime e sangue, poi, queste manovra non garantisce niente per il 2016 ma e’ solo una toppa per il 2015 quindi sarebbe preferibile seguire la strada del dissesto, per il Comune”. Rincara la dose Paolo Castellucci, della Cigl: “Nessuna giunta di centrodestra era riuscita a fare peggio, prima d’ora. Certo, c’e’ da dire che il centrodestra ha fatto i debiti”.

SEL: PRIORITA’ AL SOCIALE

Dinanzi alla protesta, il sindaco Alessandrini ha incontrato una delegazione dei sindacati per affrontare i temi contestati. x “Comprendiamo tutte le ragioni del Sindacato “ ha affermato Daniela Santroni, capogruppo Sel in Consiglio, presente all’incontro “per questo ci siamo già impegnati e ci impegneremo al massimo per tutelare le fasce più deboli, anche in questo momento di seria difficoltà per l’ente comunale. Lavoreremo per salvaguardare i livelli di assistenza e le attuali tariffe e così evitare ulteriori aggravi per le fasce della popolazione più in difficoltà”.

La Santroni aggiunge, poi,  soddisfazione per l’apertura di “un confronto tecnico con i sindacati per la regolamentazione delle fasce di esenzione dei servizi sociali alla luce dei nuovi Isee e dell’impegno del sindaco ad un confronto politico con loro dopo l’uscita del decreto. Per questo” – conclude -” ci impegniamo a non votare nessun emendamento né in aula né in commissione fino a quando non verrà emanato il decreto enti locali che potrà fare chiarezza sulle risorse a disposizione del Comune”.

(foto di repertorio)

 

Impostazioni privacy