Multa al questore di Pescara: assolto il vigile Volpe

Pescara. Il tribunale collegiale di Pescara ha assolto con la formla ‘perche’ il fatto non sussite’ il vigile urbano Angelo Volpe, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio. Anche il pm Rosangela Di Stefano, aveva chiesto l’assoluzione ritenendo che il fatto non costituisse reato.

Il procedimento prende spunto dalla vicenda riguardante la multa al questore di Pescara Paolo Passamonti. Per l’accusa non vi e’ alcuna prova concreta che sia stato Volpe a divulgare la notizia. Sempre secondo il pm, l’imputato si sarebbe solo limitato a chiedere consiglio ad un suo ex superiore.

Un caso che aveva attirato anche l’attenzione della trasmissione di Italia 1 Le Iene. Nello specifico, Volpe avrebbe rivelato “notizie di ufficio che – si legge nel capo di imputazione – per loro natura, dovevano rimanere segrete, riferendo, in particolare, a Ernesto Grippo di alcune irregolarita’ relative ad un verbale di accertamento per violazione a norme del Codice della strada, comunicando, altresi’, allo stesso anche i dati necessari per identificare la vettura coinvolta ed il proprietario della stessa”. L’avvocato di Volpe aveva chiesto per il suo assistito l’assoluzione perché fatto non sussiste.

Oltre a Volpe, erano presenti oggi in Tribunale il deputato del Movimento 5 Stelle, Gianluca Vacca; il consigliere comunale di Pescara, Massimiliano Di Pillo; una decina di militanti pentastellati. Il consigliere regionale Domenico Pettinari e la consigliera comunale Enrica Sabatini “da sempre vicino ad Angelo volpe per sostenerlo in questa battaglia di giustizia”, hanno commentato cosi’ l’assoluzione del vigile urbano, Angelo Volpe: “Esprimo piena soddisfazione per questa sentenzaa – sostiene Domenico Pettinari – abbiamo sempre sostenuto Angelo sin dai primi momenti di questa vicenda perche’ crediamo che la denuncia dell’illecito sia il primo passo verso il mondo che vogliamo costruire. Un processo che si poteva evitare, un procedimento che e’ costato molto ad Angelo Volpe, non solo in termini economici. Ora chi lo risarcira’ del tempo speso? Chi lo risarcira’ delle spese processuali sostenute? Un uomo che ha fatto solo il suo dovere non meritava tutto questo. E la legge ha dato ragione a lui!”. “Questo procedimento non ha mai avuto le gambe per camminare – afferma Enrica Sabatini – e lo sapevano tutti, anche se non hanno avuto il coraggio di dirlo alla luce del sole. Ci auguriamo che dopo questo episodio venga a galla tutta la verita’ sull’intera vicenda”.

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