Pescara. I vent’anni li ha compiuti la prima sera che è salito sul palco dell’Ariston, 4 giorni prima di vincere il Festival di San Remo. Ma, nonostante i tour e i duetti con i più grandi big della musica mondiali, Gianluca Ginoble conserva gli stessi occhi di quel ragazzino che a 14 anni cantava emozionato davanti alle telecamere di Ti lascio una canzone, ancor prima di entrare a far parte de Il Volo con Ignazio Boschetto e Piero Barone.
E i bambini dell’Agbe, associazione pescarese che segue i piccoli pazienti di oncoematologia dell’ospedale Spirito Santo, hanno sempre seguito e tifato quel ragazzino che oggi è diventato un idolo, il loro idolo. Così Gianluca, ha incontrato i suoi fan speciali con una visita a sorpresa ieri pomeriggio nella Casa-alloggio ’30 ore per la Vita’, dove l’Agbe ospita le famiglie dei bimbi in cura e dove la Famiglia dell’Agbe organizza e realizza le sue attività benefiche.
L’accoglienza per Ginoble, abituato alle folle in delirio, è stata quella dell’affetto più autentico. Foto ricordo e selfie con la giovane star non sono mancati, ma sono stati i piccoli a voler dare, piuttosto che prendere, qualcosa a Gianluca; l, i bambini lo hanno accolto intonando la canzone vincitrice di Sanremo,Grande Amore, gli hanno regalato una maglia con tutte le loro firme, le uova di pasqua che l’Agbe sta distribuendo nei centri commerciali abruzzesi per raccogliere fondi e due speciali portafortuna in vista dell’Eurovision Song Contest, la “Champions League” della musica europea che Il Volo andrà a giocarsi a Vienna il 23 maggio: un trofeo con i bambini simbolo dell’Associazione Genitori Bambini Emopatici, con tanto di targa “In bocca al lupo, per l’Eurovision” e una pergamena con scritto: “Nella vita per realizzare un sogno bisogna lottare, voi lo avevte fatto ed avete raggiunto il successo.Noi lottiamo per la Vita e chissà un giorno anche noi potremmo realizzare il sogno e volare verso il successo.I ragazzi dell’agbe ti augurano di continuare a volare”.
