Elettrodotto Villanova-Gissi, chiesto riesame delle autorizzazioni concesse

Pescara. Numerose le criticità evidenziate dal ‘Forum Abruzzese Movimenti per l’acqua’ in merito al progetto Terna dell’elettrodotto Villanova-Gissi, approvato dal Ministero dell’Ambiente contestualmente al progetto di stoccaggio gas di S. Martino sulla Marrucina: due impianti sovradimensionati, posti sulla stessa area, a distanza di 100 m. l’uno dall’altro.

Una grave ‘dimenticanza’ da parte del Ministero dell’Ambiente, che ha approvato a livello nazionale i suddetti progetti, tralasciando alcuni fondamentali dettagli messi in luce durante la conferenza di questa mattina, tenutasi presso la libreria ‘Primo Moroni’. A presentare il dossier contenente dati tecnici e mappe ufficiali della zona interessata, sono intervenuti Augusto De Sanctis e Mariapaola Di Sebastiano, del ‘Forum Abruzzese movimenti per l’Acqua’, che hanno inoltre provveduto ad inviare copia del documento a tutti gli enti interessati, chiedendo un riesame delle autorizzazioni favorevoli all’elettrodotto, già in fase di realizzazione.

“C’è stata la richiesta di un Consiglio regionale straordinario da parte del M5S Abruzzo, ma nessun intervento politico concreto è giunto fin’ora” ha affermato Di Sebastiano, che ha inoltre evidenziato come il Comune di Paglieta, coinvolto nell’area interessata dal progetto in questione, ha certificato di non aver mai ricevuto la documentazione relativa alla seconda Valutazione d’Impatto Ambientale.

Il progetto esecutivo dell’elettrodotto, nato con la giustificazione di un presunto deficit energetico della regione Abruzzo, pare non abbia tenuto conto di un importante dato, tratto proprio dalle documentazioni ‘Energia delle regioni’, di Terna. Stando ai dati, il calo della produzione di energia elettrica in Abruzzo è avvenuto a seguito di un surplus del 16% rispetto al fabbisogno regionale, nonché ai consumi effettuati, ragion per cui, è più opportuno parlare di eccedenza energetica, più che di rischio black-out.

Il rischio, semmai, è l’impatto ambientale che la realizzazione di quest’opera comporta, considerando che l’elettrodotto in corso d’opera sorge su area franosa a rischio di esondazione, data la presenza di corsi d’acqua corrente.

Impostazioni privacy