Pescara, antenne ai Colli: il Tar respinge la sospensiva per Wind

Pescara. Il Tar boccia il ricorso contro il Comune e nega alla Wind il permesso di installare un ripetitore in via Di Francesco: gioiscono i comitati cittadini dei Colli, ma parte l’invito al Comune per “cercare soluzioni alternative”.

E’ stato, infatti, il Comune di Pescara a costituirsi in giudizio perorando la causa dei residenti di via Di Francesco, spaventato dall’inquinamento elettromagnetico che avrebbe potuto causare l’antenna. Dopo una raccolta firme, il dirigente del Settore Attività Edilizie e Produttive del Comune ha dichiarato la decadenza del titolo abilitativo formatosi sul silenzio-assenso e diffidato la Wind dall’eseguire i lavori per la realizzazione di un impianto di telefonia mobile.

La Wind era ricorsa al Tar chiedendo la sospensiva del provvedimento, ma giovedì scorso il tribunale amministrativo ha respinto l’istanza. Si procederà, ora, alla fase del giudizio del merito, e qui nascono i nuovi timori del comitato anti antenne:”Il Comune prevenga i tempi”, chiedono i residenti dei Colli in una nota, “cercando soluzioni alternative per il caso concreto di via Di Francesco con il gestore e nello stesso tempo, per tutti gli impianti di telefonia, cercando di mettere nero su bianco la modifica del Regolamento che ci era stata promessa durante l’incontro del 7 ottobre tra cittadini e Amministrazione”.

“Ad oggi nulla si è mosso”, continuano i rappresentanti del comitato, reduci da un incontro avuto venerdì scorso con l’assessore Sandra Santavenere  e in attesa, entro la prossima settimana, di partecipare a un nuovo incontro indetto dal Comune a cui parteciperà la Wind.

“L’Assessore Santavenere ha sottolineato”, riferisce il comitato, ”  l’urgenza di individuare una consulenza tecnica che a questo punto si anteponga a quella precedentemente individuata nell’Arta, che collabori con il Comune per il controllo delle emissioni radiomagnetiche — e quindi per il monitoraggio delle eventuali ricadute sanitarie collegate — che vadano a completare il piano catastale degli impianti della città che manca di misurazioni puntuali e aggiornate”.

 

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