Pianella, cartelle pazze: torna l’ICI

Pianella. Che i conti vengano fatti male dalle società che emettono le cartelle esattoriali capita spesso; ma che vengano riesumate tasse abrogate forse non si era mai visto. Accade a Pianella dove, oltre all’applicazione maggiorata di aliquote sulla nuova tassa sugli immobili, qualcuno si è visto reclamare anche la vecchia tassa sulla casa.

In corso, nel Comune guidato dal sindaco Sandro Marinelli, un’operazione anti-evasione: “Nell’avviarci alla doverosa attività di verifica”, spiega il primo cittadino in una nota, “eravamo consapevoli della estrema difficoltà che la mancanza di dati aggiornati, causati dal fallimento della società Risco Srl”. Così l’amministrazione si è rivolta ad un’altra società privata per la gestione delle banche dati, “di consolidata esperienza nell’ambito dei tributi”, spiega ancora il sindaco che, inoltre, per le ulteriori attività di accertamento, ha selezionato “mediante procedura ad evidenza pubblica un’altra società di primaria importanza a livello nazionale, partner tra gli altri della società di riscossione del Comune di Torino”.

Ma gli sforzi organizzativi, evidentemente, non sono serviti, perché all’indirizzo di alcuni pianellesi è arrivata una serie di “cartelle pazze”: cifre superiori ai 30mila euro, Imu con l’aliquota al 9 anziché al 4 per mille e perfino richieste di riscossione dell’Ici per gli anni 2010 e 2011, periodo in cui la vecchia tassa sulla prima casa era stata abrogata dal governo Berlusconi. “Ce ne sono moltissimi”, riferisce lo stesso Marinelli, “frutto di grave negligenza e superficialità è totalmente inaccettabile e arreca grave pregiudizio sia ai contribuenti che all’ente. Pertanto stiamo contattando i professionisti ed i patronati operanti sul territorio per concordare con loro una linea di condotta che possa arrecare minor disagio possibile ai contribuenti ed evitare che debbano recarsi agli sportelli per riparare ad errori altrui. In ogni caso”, conclude il primo cittadino, “garantisco sin da ora che da tutta questa vicenda nemmeno un centesimo peserà sulle tasche dei contribuenti, poiché ho già disposto l’avvio di un’indagine interna per individuare e punire i responsabili di tale intollerabile disservizio”.

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