Veleni di Bussi: il sindaco di Spoltore vuole le analisi sull’acqua

diloritoSpoltore. L’allarme Bussi contagia anche Spoltore: il sindaco Di Lorito vuole informazioni dettagliate sulle sostanze presenti nelle acque utilizzate dai cittadini di spoltresi prima del 2007. Preoccupa il pozzo Sant’Angelo.

Le ultime notizie relative alla discarica di Bussi sul Tirino e, in particolare, alla presenza di sostanze tossiche che per oltre 40 anni avrebbero contaminato le acque destano particolari preoccupazioni all’interno della comunità spoltorese. A gennaio scorso il Comune, su richiesta del Sindaco Luciano Di Lorito, si è costituito parte civile nel procedimento penale inerente la discarica di Bussi. Spoltore, infatti, insiste con il proprio territorio sul bacino del Fiume Pescara, dove nel 2007 è stata scoperta quella che è stata definita una vera e propria ‘bomba ecologica’. La recente relazione dell’Istituto Superiore della Sanità, in cui si evince che nel sito sono state interrate circa 250 tonnellate di rifiuti tossici e scarti industriali che hanno contaminato le acque destinate al consumo umano negli anni precedenti al 2007, suscita una serie di interrogativi che non hanno lascaito indifferente il sindaco di Spoltore. Di Lorito ha chiesto una documentazione dettagliata ad Augusto De Sanctis, del WWF Abruzzo, sulla tipologia di sostanze presenti nelle acque che per anni sono state utilizzate anche dai consumatori di Spoltore. E il materiale inviato da De Sanctis è proprio quello contenuto nel documento dell’Istituto Superiore di sanità: nei pozzi Sant’Angelo, che assieme all’acquedotto Giardino rifornivano anche i rubinetti del territorio di Spoltore, erano presenti le seguenti sostanze, nocive per fegato e reni, classificate dall’Agenzia dell’Onu come possibili cancerogeni per l’uomo: tricoloroetilene (la trielina); tetracloruro di carbonio; cloroformio, tetracloroetilene, esacloroetano. In concentrazioni minori sono state rilevate anche altre sostanze, come pentaclorobenzene e dicloroetilene.

“Si tratta di uno scandalo di immani proporzioni che ha di fatto calpestato il diritto costituzionale della salute pubblica -. Come massima autorità sanitaria in ambito locale ho proposto la costituzione di parte civile nel procedimento penale sulla discarica di Bussi e il responso è stato positivo. Sento il dovere di rassicurare i cittadini sul fatto che, così come spiegato dai tecnici dell’Aca, al momento la qualità dell’acqua è buona. Ad ogni modo, mi auguro che il sito venga bonificato al più presto”.

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