L’Aquila, Blundo: subito i lavori per l’Urban Center

blundoL’Aquila. “Il progetto relativo all’Urban Center è una tematica che ho a cuore e che ritengo prioritaria per il futuro della nostra città. Sono convinta che solo un confronto di idee potrà consentire di indirizzare la ricostruzione verso un progetto condiviso, scevro da interessi singoli o di categoria e finalizzato ad una complessiva riqualificazione urbanistica a vantaggio della collettività intera.” A dichiararlo è la Cittadina al Senato Enza Blundo intervenendo in merito al convegno “Urban Center e ricostruzione partecipata: esperienze a confronto” organizzato dall’associazione Policentrica Onlus in data 16 Dicembre.

“Ritengo inoltre doveroso che si dia inizio tempestivamente ai lavori del progetto per il Parco Urbano di Piazza d’Armi affinchè la città abbia in tempi brevi un importante polo di socializzazione, vitale per il futuro della stessa. Il progetto vincente del concorso Internazionale è caratterizzato dalla realizzazione di un parco verde di notevole estensione che va ad inserirsi perfettamente nel più ampio contesto di riqualificazione dell’area interessata grazie ai 22 milioni di euro raggiunti con l’introduzione del progetto nel Piano Città; in tal modo l’Urban Center potrà integrarsi efficacemente nel nuovo contesto urbanistico che si va delineando nella zona. L’intero progetto – continua la Blundo – si basa infatti su principi di compatibilità ambientale, risparmio delle risorse, corretta gestione delle stesse e pone al centro, come polo convergente, il recupero di una conviviale coscienza collettiva. Fondamentale appare inoltre il recupero delle antiche mura che delimitano la città e l’abbassamento di via Roma, in modo da coniugare bellezze del passato con le moderne esigenze della vita contemporanea. A tal fine occorre creare un Urban Center che consenta ai cittadini tutti (e non solo quelli direttamente coinvolti nelle opere) di conoscere le modalità di gestione dei fondi e valutare le scelte più opportune per le aree interessate; in questo modo si potranno avere soluzioni concertate con tecnici e cittadini, recuperando così la dimensione partecipativa fino ad oggi assente. Operando in tal modo – conclude la Blundo – si riuscirà a garantire la necessaria trasparenza superando fini individualistici e interessi di pochi”.

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