Lavoratori M&P a L’Aquila: proclamato stato di agitazione

parcheggioL’Aquila. Scatta lo stato di agitazione dei 25 lavoratori della societa’ M&P, che gestisce i parcheggi a raso e il megaparcheggio de L’Aquila. La decisione e’ stata assunta in seguito ad una riunione con le maestranze, che dal sisma del 2009 sono in cassa integrazione in deroga a rotazione.

“Abbiamo proclamato lo stato di agitazione”, spiega Angelo De Angelis, segretario Fit-Cisl della provincia dell’Aquila, “alla luce della precaria situazione che vivono le maestranze, che stanno pagando le ricadute negative derivanti dalla mancata presa di posizione dell’azienda Mobilita’ e parcheggi e della stessa amministrazione comunale, in merito alla riattivazione dei parcheggi a pagamento, la cui gestione e’ affidata alla M&P”. La Fit-Cisl ha inviato una lettera, in cui si comunica l’apertura della vertenza, al sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, all’assessore ai lavori pubblici, Alfredo Moroni, al rappresentante della societa’ M&P, Mauro Santilli, alla Commissione di garanzia sul diritto di sciopero e all’Osservatorio per i conflitti sociali nella mobilita’. Una richiesta di incontro urgente e’ stata, invece, formalizzata, in una nota indirizzata all’azienda e al sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. “Sollecitiamo un incontro immediato”, si legge nella lettera, “per discutere del futuro dei lavoratori M&P e delle conseguenze negative derivanti dalla mancata riattivazione dei parcheggi a pagamento”. “Non e’ accettabile”, sottolinea De Angelis, “che siano le maestranze a dover pagare il mancato raggiungimento di un accordo tra la societa’ che gestisce i parcheggi e l’amministrazione comunale. Vogliamo conoscere quale sara’ il futuro dei lavoratori, che ormai dal 2009 sono in cassa integrazione in deroga a rotazione. Chiediamo al sindaco, Cialente, di convocare un incontro immediato tra le parti, alle presenza delle organizzazioni sindacali, per sciogliere il nodo sulla convenzione con la M&P, definire quali saranno le funzioni dell’azienda e fornire certezze ai lavoratori”.

 

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