Terremoto L’Aquila, pubblicato il decreto sulla Zona Franca Urbana

laquila_terremotoL’Aquila. Dopo la ratifica della Corte dei Conti finalmente è stato pubblicato l’atteso decreto sulla Zona Franca Urbana dell’Aquila, che destina circa 90 milioni di euro alle attività produttive delle piccole e micro imprese. A darne notizia è il vice presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, dopo la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale.

“Già, ZFU dell’Aquila. È questa la dicitura che ben 23 volte ricorre nel decreto. Infatti” sottolinea ancora De Matteis “le modalità e gli obiettivi fanno preciso riferimento a questa misura di sostegno. Il silenzio di molti dei presunti esperti e sedicenti imprenditori, la dice lunga su come questo tema sia stato strumentalizzato. Parlare di Cialente in riferimento a tale questione è come sparare sulla Croce Rossa. Questo ultimo episodio conferma ciò che io ho sempre pensato di lui: un politico inconcludente, superficiale e spesso in mala fede. Ho chiesto al presidente della Camera di Commercio di organizzare una giornata didattica dedicata alla ZFU e alle modalità attraverso le quali avere accesso ai finanziamenti. Credo sia utile ai tanti che potranno usufruire di tali agevolazioni. Ritengo, infatti, importante che ci sia la massima conoscenza e trasparenza nell’utilizzo di tali fondi. Ricordo al riguardo, che ci sono stati ripetuti tentativi di frammentare e parcellizzare queste risorse a svantaggio della città. Basti ricordare le azioni messe in atto dell’amico deputato aquilano di Cialente. Alle piccole e alle micro aziende e a tutti coloro che possono usufruire di tali risorse finanziarie chiedo di attivarsi da subito, affinchè non vengano dispersi inutilmente soldi importanti per il tessuto produttivo aquilano. Questo passaggio segna la fine di una strumentalizzazione squallida e incivile utilizzata da Cialente e dai suoi accoliti. Oggi, emergono sempre più evidenti i disastri di quest’uomo, la confusione sul processo di ricostruzione, il fallimento sul piano di ricostruzione che ha dovuto firmare obtorto collo, l’abbandono dei precari, il flop degli ambulanti a Piazza d’Armi, gli errori sulle casette di legno, la gestione del bilancio e altro ancora si unisce a questa ennesima brutta figura sulla ZFU dell’Aquila”.

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