L’Aquila, Biondi incontra delegazione della Corea del Sud

L’Aquila. Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha ricevuto a palazzo Fibbioni una delegazione della Corea del Sud, guidata da Do Jung-Pil, responsabile per le politiche sulla sicurezza del Paese asiatico, caratterizzato da forte sismicità.

La delegazione era accompagnata dal direttore regionale del Segretariato per i beni e le attivita’ culturali e per il turismo Stefano Gizzi e dalla Soprintendente per l’Archeologia, belle arti e paesaggio per L’Aquila e il cratere Maria Alessandra Vittorini.

Al centro dell’incontro, tematiche legate alla ricostruzione e alla mitigazione del rischio sismico, anche nel restauro di beni culturali. L’ultimo, importante terremoto che si è verificato in Corea del Sud è stato registrato nel settembre 2016, con magnitudo 5.8. Ha colpito la costa sud – occidentale del Paese ed è stato avvertito fino alla capitale Seul.

“La città dell’Aquila – ha dichiarato il sindaco Biondi – deve cogliere appieno l’opportunità di diventare un laboratorio, tanto nel campo della ricostruzione degli edifici pubblici che in quella dei beni monumentali e artistici.

Si tratta di un grande sforzo culturale, nel quale devono aiutarci sia gli enti preposti alla tutela che i tecnici, al fine di coniugare la conservazione e il rifacimento degli edifici di pregio con le necessità di garantire la necessaria sicurezza sismica.

In questo senso – ha proseguito il primo cittadino – il complesso di San Domenico costituisce uno splendido esempio di come una struttura molto antica, attraverso un adeguato intervento di restauro, possa essere in grado di resistere anche a terremoti devastanti come quello che ha colpito L’Aquila nel 2009.

Ringrazio gli architetti Stefano Gizzi e Maria Alessandra Vittorini per il lavoro che stanno portando avanti, insieme con i funzionari, per restituire alla città e rendere più sicuro il suo bellissimo patrimonio artistico.

Sono molto felice di questo incontro – ha concluso Biondi – per l’interessante scambio culturale che ne può derivare e perchè credo che attraverso la divisione e la contaminazione di idee, anche a livello internazionale, si ottengano i migliori risultati”.

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