Terremoto L’Aquila, torna il fantasma delle tasse da restituire

laquila_terremotoL’Aquila. “Gli aquilani non sono nelle condizioni di far fronte alla restituzione delle tasse sospese. Se non arriverà la proroga da parte del Governo, il rischio reale è di un tracollo dell’economia, già in seria difficoltà. Molte famiglie resteranno senza stipendio a causa delle trattenute fiscali, mentre per le imprese sarà il colpo di grazia”.

A lanciare l’allarme è il segretario regionale della Cisl Abruzzo, Gianfranco Giorgi, secondo il quale “la proroga dei termini per la restituzione delle tasse sospese e l’abbattimento dell’importo da restituire sono provvedimenti indispensabili. Al di là delle promesse sbandierate dal Governo, ad oggi non vi è alcun atto concreto, che fornisca delle garanzie alla popolazione del cratere. Troppe sono le famiglie che non hanno materialmente possibilità di soddisfare la domanda di restituzione di quanto percepito. Il Caaf Cisl, in questi giorni, sta ricevendo centinaia di richieste di chiarimento sulle tasse e su quanto e come verrà decurtato dalla busta paga del mese di novembre. Vige una confusione assoluta”.

Come spiega ancora il segretario della Cisl abruzzese, “gli indicatori economici delineano un territorio in gravissime difficoltà con la cassa integrazione in aumento e il tasso di occupazione in caduta libera. Una condizione che non consente di affrontare la restituzione delle tasse sospese nella fase del post-terremoto. Va ribadito, infine, come la popolazione aquilana debba essere trattata alla stregua dei terremotati di Umbria, Marche, Molise e Campania”.

La Cisl chiede, dunque, con forza “che il Governo centrale e il Commissario, Gianni Chiodi, si esprimano al più presto con chiarezza, per evitare ulteriore tensioni all’interno del territorio. Tensioni che, data l’esasperazione degli aquilani, potrebbero sfociare in una protesta di massa ben più pesante di quanto avvenuto finora”.

Impostazioni privacy