Centrale idroelettrica sul Giovenco, circolo pesca ‘Di Nino’ sempre più perplesso

Pescina. ‘Sono trascorsi diversi mesi dall’ultima volta che pubblicamente venne affrontato il tema sullo “sciagurato” progetto di realizzazione di una Centrale Idroelettrica (conosciuta come “Vecchia Officina”) ad opera della Wind Turbines Engineering, ma sembra sempre meno chiara la linea intrapresa da chi dovrebbe farsi garante di questa situazione per salvaguardare gli interessi della comunità e del territorio’.

A rilanciare l’allarme è il Circolo Pesca ‘Fabrizio di Nino’ Valle del Giovenco.

‘Dopo le focose dichiarazioni di difesa del territorio contro questo progetto che, dati alla mano, parte con molte perplessità e lacune di realizzazione, vedi dati ormai obsoleti e popolazione ittica presente sul territorio, probabilmente e presumibilmente frutto di un copia e incolla da altre pagine internet, gran parte dei cittadini si continua a domandare se questo progetto avrà luogo o meno.

Alle dichiarazioni, dello scorso 20 Marzo 2016, del Consigliere Regionale Di Nicola, prima, riportate su una testata online abruzzese, appoggiate pubblicamente anche dal Sindaco del Comune di Pescina Iulianella circa l’opposizione al progetto dove quest’ultimo sosteneva anche la “decisione di estendere su ogni fronte la battaglia per la salvaguardia del nostro fiume, del nostro ecosistema e della nostra salute, utilizzando tutte le strade giudiziarie ed extragiudiziarie che sarà necessario percorrere”, sono seguite dichiarazioni a metà aprile di un’esclusione dell’ipotesi di ricorso alla giustizia amministrativa, inizialmente ipotizzata insieme al Comune di Ortona dei Marsi,

“dopo una serie di incontri di studio e approfondimento avvenuti alla presenza e con l’ausilio di un legale di fiducia”, perché “ è risultata essere vana e inutilmente dispendiosa dal punto di vista economico per i fini che si intendevano raggiungere in quanto un eventuale pronunciamento del giudice amministrativo non arresterebbe, oggi, la realizzazione della Centrale Idroelettrica in sé ma semplicemente ne posticiperebbe l’esecuzione assoggettando la stessa ad una Valutazione d’Impatto Ambientale che paradossalmente potrebbe facilitarne la stessa realizzazione”, insiste il Circolo che poi conclude:

‘Preso atto di ciò, ci si domanda, cosa è doveroso fare e cosa si sta facendo adesso, e cosa devono aspettarsi ancora i cittadini della cittadina Siloniana, visto questo silenzio che non sembra presagire nulla di buono, ma solo un’altra grande sconfitta per quella che fino a pochi anni fa era definita la Regione “Polmone d’Italia” e che invece, ad oggi, continua ad essere “stuprata” da progetti e opere senza alcuna utilità per i cittadini che la abitano’.

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