Santa Croce Canistro, il patron accusa la Regione: ‘Ci vuole fuori dal mercato’

Canistro. ‘La Regione Abruzzo con in testa il vice presidente della Giunta Lolli attua due pesi e due misure.

A noi non ha dato risposta a ben tre istanze di proroga, mentre in altri casi, come in quello dell’acqua a marchio Guizza del Comune di Popoli, del gruppo San Benedetto uno dei nostri primi concorrenti, permette di imbottigliare a concessione scaduta’.

A tirare in ballo il vice presidente della Giunta Regionale con delega alle attività produttive Giovanni Lolli, nella vicenda della concessione regionale per la captazione dell’acqua minerale Santa Croce, la cui sorgente e il cui stabilimento sono a Canistro, è il patron molisano del marchio nazionale, Camillo Colella.

‘Quali interessi ci sono? A mio avviso – spiega Colella – la Regione ed il vice presidente della Giunta Lolli ci vogliono fare fuori dal mercato, svalutando l’azienda, ora che ha riconquistato credibilità, immagine e affidabilità, risanando la posizione debitoria ereditata dalle precedenti gestioni’.

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