Progetto Case L’Aquila, Meetup Riuniti: ‘Basta con questa gestione fallimentare’

L’Aquila. ‘È arrivato il momento di porre fine a questa assurda sceneggiata che purtroppo vede, quali inconsapevoli protagonisti, i cittadini aquilani terremotati che vivono negli alloggi provvisori del progetto CASE e MAP.

Da quando il Dipartimento della Protezione Civile , con nota n. 14495 del 31.03.2010, ha trasferito la gestione del patrimonio immobiliare del Progetto C.A.S.E. al Comune di L’Aquila, gli inquilini dei moduli abitativi provvisori ne hanno viste di cotte e di crude e dopo gli ultimi conguagli approvati dalla giunta comunale, adesso sono giustamente di nuovo sul piede di guerra’.

Il nuovo allarme arriva da M5S AQ Meetup Riuniti.

‘Come attivisti del M5S AQ Meetup Riuniti stigmatizziamo le vessazioni verso i nostri concittadini nonché l’ostilità del signor sindaco nel non voler comprendere che i residenti nel progetto CASE non sono dei fuorilegge ma persone che chiedono con insistenza la ripartizione dei consumi della luce, gas e acqua non secondo la metratura degli appartamenti bensì sulla base del consumo effettivo.

Tale modalità di ripartizione dei costi è espressamente prevista dalla legge vigente la cui applicazione era inizialmente prevista a partire dal primo aprile 2016, data quest’ultima ritenuta peraltro congrua dal primo cittadino per poter espletare tutte le operazioni amministrative necessarie.

E’ invece, come trapela a tutt’oggi dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa, incurante di quanto stabilito dalla legge, il primo cittadino continua a rimarcare la scellerata scelta effettuata dall’amministrazione comunale.

Rimandiamo al mittente la scusa accampata dell’assenza dei fondi mai pervenuti dal governo centrale (anch’esso a guida del centro sinistra), sia perché forse, essendo la problematica non di suo interesse, tali stanziamenti non sono stati richiesti con la stessa forza con la quale sono stati chiesti i 16 milioni di euro (originariamente 21 milioni), cifra necessaria per coprire i mancati introiti post sisma sia perché lo stesso aveva elogiato la collega senatrice di partito per il sapiente lavoro effettuato a Roma’, insiste il Meetup.

‘Se qualcosa non ha funzionato, il primo cittadino faccia nomi e cognomi, i cittadini sono curiosi di conoscere la verità. Il continuo balletto dei numeri, una volta stimati in due milioni e mezzo ed ultimamente, nelle ultime dichiarazioni rilasciate alla stampa, in sette milioni, necessari per la sostituzione dei contatori sta diventando sempre più ridicola e ci si chiede su quali considerazioni compaiano cifre così altamente discordanti.

Dietro a tutto c’è la gestione fallimentare del progetto CASE, bocciata dal difensore civico e dai giudici le cui conseguenze al momento le stanno pagando gli inquilini a danno della propria serenità.

Per ultimo come M5S AQ , nel sottolineare il perdurare dell’incapacità della giunta comunale ad effettuare delle scelte strategiche sul futuro dei progetti CASE che si fondino su specifici ragionamenti tecnici- economici sulla durabilità e funzionalità degli stessi sino all’eventuale dismissione, continueremo, come nel recente passato, a stare a fianco dei cittadini in tutte le sedi ritenute opportune, confermiamo una ferma contrarietà a questa scelta da noi ritenuta iniqua ed ingiusta di ripartizione dei consumi sulla base dei mq degli alloggi e non sui reali consumi preannunciando forme di sensibilizzazione dei cittadini sull’argomento ed azioni di protesta che riterremo opportune’, si legge in conclusione.

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