Crollo palasport Introdacqua, Prefetto ‘ordina’ la data del Consiglio Comunale

Introdacqua. La richiesta di convocazione del Consiglio comunale presentata dalla minoranza, per discutere sui fatti inerenti il crollo del palazzetto, è pienamente conforme a tutte le disposizioni normative.

Chi lo ribadisce, per l’ennesima volta, è il Prefetto di L’Aquila che ordina al Sindaco l’immediata convocazione del richiesto Consiglio, che ci sarà martedì 22 marzo p.v. alle ore 16:30 nella sede Comunale.

Con una seconda ed ultima “diffida” formalizzata nei confronti del Sindaco del Comune di Introdacqua il 17 marzo u.s., la Prefettura di L’Aquila ribadisce che, la richiesta avanzata dai consiglieri di minoranza, obbliga il Sindaco a procedere alla convocazione.

Di fatto spetta al Consiglio comunale la discussione delle questioni riguardanti il crollo del palazzetto, ed il Sindaco non può negarla.

Asserisce la minoranza: “Questa – ad Introdacqua – è l’ennesima dimostrazione di chi ha ragione e chi no! Rileviamo come il Sindaco, ha cercato di evitare la “pubblica discussione” con “scriteriate” motivazioni, utilizzate esclusivamente per cercare di “negare” il diritto di convocazione ai consiglieri di minoranza! Motivazioni chiaramente legate ad “incomprensibili presupposti”, palesemente insussistenti.”

Continua l’opposizione: ”La precisa e dettagliata diffida del Prefetto, assume anche “aspetti didattici”, in quanto con l’utilizzo di “dottrina e giurisprudenza”, “illustra e spiega” al Sindaco ed ovviamente ai suoi collaboratori politici, i fondamentali principi del diritto, che ogni buon amministratore dovrebbe conoscere!

Al contrario, sulla base di quanto dimostrato, tali principi basilari, non si possiedono o si fa finta di non conoscerli. Ripetiamo, sono risultate “imbarazzanti” – per non utilizzare altri termini – le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Sindaco, indirizzate alla minoranza, accusata di richieste “fuorilegge”!

Come più volte ripetuto, la richiesta di Consiglio, è finalizzata esclusivamente, a fare chiarezza sui fatti accaduti e, per accertare eventuali responsabilità per un accadimento così grave, che non doveva assolutamente verificarsi! Per queste ragioni, non comprendiamo questa grande ostilità in relazione ad una pubblica discussione! Perché questo reiterato ed immotivato rifiuto?”.

Proseguono i consiglieri di “Uniti per Introdacqua”: “Non fa parte del nostro modo di
concepire l’azione amministrativa, cercare con “questi espedienti”, di negare sacrosanti
diritti, ai consiglieri di minoranza e, di conseguenza alla cittadinanza. Tutti devono sapere!
Vogliamo, esclusivamente, con coscienza, fare il “nostro dovere di consiglieri” e, ci
aspettiamo ugual condotta dagli amministratori del nostro Comune!
In fondo, chiediamo soltanto di discutere di un evento “gravissimo” e valutare le dovute
iniziative da intraprendere!”

In ultimo: “Prendiamo atto delle posizioni del Sindaco a cui formuliamo – nuovamente, ma
per l’ultima volta – l’appello per essere “arbitro imparziale”, non solo per i fatti legati al
crollo del palazzetto, ma per tutte le vicende che riguardano il nostro Comune.
Come spesso dimostrato nei fatti, le giuste proposte – mai ascoltate – della minoranza,
avrebbero evitato “incresciose situazioni” e, sempre nell’interesse dei cittadini, vantaggi
per l’intera collettività.”
Conclude la minoranza: “Come già dichiarato, porteremo avanti, in tutte le opportune sedi,
questa “battaglia“ per la trasparenza.

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