Macerie L’Aquila: polemica Cialente-Berlusconi

silvio-berlusconiL’Aquila. Botta e risposta tra Silvio Berlusconi e il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, sulle macerie causate dal violento terremoto che il 6 aprile dello scorso anno ha sconvolto L’Aquila. Secondo il capo del governo le macerie non sono state rimosse perché il Consiglio comunale del capoluogo abruzzese aveva visto nella loro rimozione una occasione di lavoro per le aziende locali.
”Sulle macerie – ha dichiarato Berlusconi, nel corso della presentazione del rapporto Ocse a Palazzo Chigi – l’opposizione ci ha accusato di non aver pensato alla loro rimozione. Ma e’ stato lo stesso Consiglio comunale de L’Aquila a fermarci, vedendo nella rimozione un business, un’occasione per le aziende locali’. Poi però la cosa non ha funzionato e siamo tornati noi”. Berlusconi, a margine dell’incontro, ha ringraziato per il lavoro svolto a L’Aquila il capo della Protezione civile Guido Bertolaso e tutti i suoi collaboratori, le forze armate, le forze dell’ordine, i Vigili del fuoco.massimo_cialente.jpg
La replica di Cialente. “Nella rimozione della macerie noi abbiamo fatto la nostra parte e fintanto che è toccato a noi siamo andati molto più spediti di quanto non avvenga oggi. Tutto il percorso dello smaltimento delle macerie è stato seguito da Protezione Civile, Regione, Provincia, Arta ed altri enti. Dopo una gara d’appalto contestata, lo smaltimento fu affidato all’Asm (azienda municipalizzata) e prima che intervenisse il governo abbiamo smaltito 70 mila tonnellate di inerti, ossia 500-800 tonnellate al giorno. Attualmente vengono smaltite 200-300 tonnellate al giorno. Oggi si sta procedendo molto più lentamente”.
La replica dell’onorevole Giovanni Lolli (Pd). ”Il presidente Berlusconi oggi ha lanciato una provocazione inaccettabile sulla questione delle macerie a l’Aquila. Innanzitutto, ha dimenticato che il Comune, che ancora è in attesa di ricevere dal Governo le risorse per compensare i tributi non riscossi, si sta occupando di questo problema perché così ha stabilito una legge voluta proprio da Berlusconi. Inoltre, da tempo, proprio il Comune, con vari atti di cui vi e’ ampia traccia, ha chiesto un intervento della Protezione Civile ma non ha mai ottenuto risposte. Insieme ai Vigili del Fuoco sta cercando, tra mille difficoltà, di fare il suo dovere”.

 

 

 

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