Comune L’Aquila: ok a delibera su studio pericolosità sismica

L’Aquila. Il Consiglio comunale, in apertura dei lavori, ha discusso due interrogazioni, presentate dal consigliere comunale Vincenzo Vittorini (L’Aquila che Vogliamo), riguardo, rispettivamente, lo ‘Sviluppo del turismo: programmazione, stato, rendicontazione’ e l’ “assegnazione di unità abitative del progetto case ad associazioni varie”.

La discussione è proseguita con un’interrogazione, a firma del consigliere Ettore Di Cesare (Appello per L’Aquila), sulle ‘azioni di recupero e riqualificazione ambientale della cava ex Teges’. L’assemblea ha quindi approvato all’unanimità la proposta deliberativa contenente la carta delle microaree a comportamento sismico omogeneo per le zone di Preturo e di Sassa e la richiesta di completamento degli studi di microzonazione sismica, di livello 1, nei centri abitati e nel territorio urbanizzato del Comune dell’Aquila.

Lo studio, che individua il grado di pericolosità sismica per porzioni di territorio, è stato effettuato dall’Università dell’Aquila, su incarico della stessa Regione. All’interno della legge 77 del 2009, la cosiddetta Legge del Terremoto era previsto un fondo per la prevenzione del rischio sismico, grazie al quale è stato avviato un piano di microzonazione sismica dei Comuni del cratere.

Una parte dei centri abitati del territorio aquilano sono tuttavia privi di questo tipo di studi, che erano inizialmente previsti solo per le frazioni interessate da terremoti fino al settimo grado della scala Mercalli. Il Consiglio comunale si è pertanto determinato nel senso di richiedere alla Regione di prevedere le risorse per completare lo strumento.

Via libera dell’assemblea, sempre all’unanimità, anche per una serie di atti deliberativi di materia urbanistica, riguardanti l’eliminazione del graficismo di “pericolosità da scarpata” dalla cartografia, nell’ambito del progetto speciale territoriale denominato “Colle Macchione”, e l’annullamento, in via di autotutela, di delibere del commissario ad acta riferite alla normazione di aree a vincolo decaduto.

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