L’Aquila, il filosofo Giacomo Marramao inaugura il 50° anno accademico dell’Accademia di Belle Arti

L’Aquila. E’ stato inaugurato oggi il 50esimo anno accademico dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Il dialogo tra il filosofo Giacomo Marramao e la storica dell’arte Laura Cherubini sulla mistica e la filosofia nell’arte di Fabio Mauri ha tracciato il percorso di un artista e di un intellettuale tra i più importanti del Novecento che ha insegnato per ventidue anni presso l’accademia aquilana.

 

Tra i rappresentanti delle istituzioni ospiti il sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca ha sottolineato la capacità dell’accademia aquilana di rinnovarsi e innovare la didattica attraverso l’attivazione di nuovi corsi e nuove opportunità per gli allievi “Oggi – ha continuato Vacca – si deve riflettere sul fatto che il 2019 è un anno importante per l’Accademia di Belle Arti che compie cinquanta anni e lo è anche per L’Aquila che celebra dieci anni dal tragico terremoto del 2009. Il decennale sarà dunque un momento di rinascita per la città che con in prima linea la sua Accademia di Belle Arti. Abbiamo bisogno di realtà come questa che rappresentano volano di sviluppo per L’Aquila e l’Abruzzo”. E’ stata poi la volta del sindaco dell’Aquila che ha ribadito al stretta collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’istituzione di alta formazione artistica, subito dopo si è svolto un momento di ringraziamento agli ex Presidenti dell’Accademia ai quali è stata donata una stampa d’autore realizzata dagli allievi della scuola di Incisione e Grafica d’Arte dell’istituto.

In apertura il Presidente dell’Accademia Roberto Marotta ha ricordato l’impegno profuso da Luciano Fabiani e dal senatore Achille Accili per ottenere il riconoscimento della scuola da parte del Ministero ed il finanziamento per la realizzazione della nostra sede; sottolineando anche, come questo cinquantesimo compleanno cada in un momento di ripresa per l’Accademia che, con la Scuola quinquennale di Restauro, è una delle cinque istituzioni artistiche italiane ad avere un corso del genere abilitante alla professione. “L’inaugurazione di oggi – ha dichiarato il Presidente Marotta – è un momento molto importante per un’istituzione che ha segnato, con la sua impronta innovativa, profondi cambiamenti nella didattica e nell’alta formazione artistica. In questi cinquanta anni hanno insegnato all’Aquila nomi di artisti fondamentali nella storia della cultura contemporanea da Carmelo Bene a Pino Zac da Andrea Cascella a Mario Ceroli da Antonio Calenda a Fabio Mauri ad Achille Bonito Oliva e tanti altri. Oggi i nuovi corsi attivati negli ultimi anni e il sempre crescente favore che la nostra scuola riscuote tra i giovani, dimostra che l’impegno profuso da tutte le componenti di questo istituto, soprattutto dopo la battuta d’arresto dovuta la tragico sisma del 2009, sta dando i suoi meritati frutti. Io devo ringraziare tutte le persone che in questi anni non si sono risparmiati nel lavoro di rilancio dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila e al contempo voglio ringraziare tutti coloro che nel corso di questi cinquant’anni hanno lavorato per renderla un luogo fondamentale per la formazione dei giovani della nostra regione e non solo. Oggi, non a caso, sono stati ricordati gli ex presidenti e molti ex allievi e docenti che hanno voluto condividere con noi questo importante momento”.

L’Accademia di Belle Arti dell’Aquila con la cerimonia odierna avvia anche il ricco programma del cinquantennale che vedrà impegnati tutti i docenti e gli studenti nella realizzazione di mostre, la prima sarà dedicata al grande artista Piero Sadun primo direttore dell’accademia aquilana, e di eventi per ricordare il lavoro di Fabio Mauri all’Aquila, convegni e workshop per riflettere sullo stato dell’arte delle istituzioni pubbliche private che in Abruzzo gestiscono le attività culturali. “L’inaugurazione di questo Anno Accademico 2018-2019, coincide con due anniversari fondamentali: il cinquantennale dell’Accademia dell’Aquila e il decennale del sisma che nel 2009 ha distrutto la Città – ha dichiarato il direttore ABAQ Marco Brandizzi – Il cinquantennale è l’occasione per ripercorrere il passato prestigioso di questa Accademia caratterizzato soprattutto dalla sperimentazione. Ed è effettivamente in questo istituto che è stata applicata, per la prima volta, la grande riforma dovuta alle richieste di modernità da parte di studenti e artisti nel 1968-69. Ma la nostra Accademia – ha concluso Brandizzi – non poteva non ricordare anche il decimo anniversario del sisma. Per il decennale, su richiesta dell’amministrazione comunale, abbiamo presentato alcune proposte per il simbolo, da utilizzare in occasione delle cerimonie e delle iniziative previste. Contestualmente l’Accademia ha preparato alcuni progetti per un monumento in ricordo delle tante vittime del drammatico terremoto di dieci anni fa. Ci sembrava il modo migliore per rendere omaggio a questa città e alla sua gente che è parte integrante dell’Accademia di Belle Arti”.

 

 

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