Dell’antiteatro: il seminario di Flavio Sciolè a L’Aquila

Il regista Flavio Sciolè terrà un seminario dal titolo ‘DELL’ANTITEATRO: libero teatro in libero stato’ il 27 aprile alle ore 10,00 all’Accademia di Belle Arti a L’Aquila.

 

L’incontro sarà condotto dai professori Marcello Gallucci e Carlo Nannicola, che introdurranno il volume di Sciolè ‘Libero Teatro In Libero Stato’, pubblicato dalla Holy Edit a fine 2017. Il libro raccoglie nove testi teatrali dell’autore scritti-portati in scena tra il 1993 ed il 2008.

Tra gli altri sono presenti ‘Il Re è Pazzo’, ‘Bambole’, ‘Icaro Caro d’oro cosparso’, ‘Cerchi’ e ‘Psicosi atea’. Nella prefazione di ‘Libero Teatro In Libero Stato’, Graziano Graziani scrive: ” …sono però immagini in qualche modo rappresentative di un percorso artistico che si è edificato attorno ad alcuni rovelli come l’afasia, l’autolesionismo, il linguaggio spezzato, l’eloquio inceppato, l’assenza di un referente della rappresentazione – che non può neppure definirsi tale perché́ non “rappresenta” alcunché́ – il gusto per la frammentazione semantica, l’esplosione del senso, l’anarchia espressiva che però si esplicita dentro un rigore performativo che Sciolè chiama “anti-macchina attoriale”.

 

Perché́ in un teatro compiutamente ateo tutto è contestazione degli Dei del teatro, la scena si trasforma in anti-scena, la drammaturgia in anti-drammaturgia, il corpo che occupa il palco è quello di un anti-attore, che segue i percorsi di un’anti-regia e si muove all’interno di un’anti-scenografia.”

 

Dichiara Sciolè: “Il volume pone un punto, cristallizza venticinque anni di antiteatro e di ricerca. La rivelazione del teatro credo consista nell’atto, nell’agire e, di seguito, nell’agire parlando. L’importante è che le parole abbiano senso o che, al contrario, lo perdano.” Durante il seminario saranno proiettati i video: La Natura è morta, Kristo In Vertigine D’Autunno, Dr Dystopia, Sciolè si è fermato ad Eboli (inedito).  La Holy Edit pubblicherà a maggio un nuovo libro di Sciolè: ‘Del Grottesco’ che raccoglie tredici testi teatrali grotteschi e scuri. Ci dichiara ancora Sciolè:’La scomposizione è tutto quello che mi interessa, nella vita come nell’arte. Oggi tutti parlano e si espongono, l’unica strada invece, dal mio misero punto di vista, è il silenzio e di contro l’assenza’.

 

 

 

 

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