Il ministro Bray con gli storici dell’arte il 5 Maggio a L’Aquila

5maggioaquilaL’Aquila. Anche il neo-ministro alla Cultura Bray al 5 Maggio aquilano, la reunion nazionale degli storici dell’arte che nel prossimo week end si raduneranno nel capoluogo abruzzese per “vedere con i propri occhi” lo scenario in cui versa, tuttoggi, il patrimonio artistico post-sisma.

Vedere con i propri occhi. Forse è questo il principale dovere professionale di uno storico dell’arte. Ed è proprio per questo che il 5 maggio tutti gli storici dell’arte italiani si riuniranno all’Aquila: per vedere con i propri occhi la realtà – unica al mondo– di un centro monumentale straordinariamente esteso e straordinariamente importante semidistrutto e non restaurato.Ci sarà anche il nuovo ministro ai Beni e Attività culturali, Massimo Bray che ha confermato la sua presenza per l’intera durata della manifestazione per ascoltare direttamente da L’Aquila l’appello per la rinascita della città.

Finalmente, terminata l’esperienza del commissariamento, sono partiti i primi 23 cantieri: ma chiese monumentali come il Duomo sono spesso ancora a cielo aperto, o sono protette da ridicoli teli, e dunque in preda alla pioggia e alla neve. E di questo passo ci vorranno oltre vent’anni per riavere l’Aquila ‘come prima’.

È per questo che gli storici dell’arte devono andare all’Aquila: per portare, attraverso i loro occhi allenati, nella coscienza intellettuale di tutta Italia che cosa è, veramente, lat ragedia dell’Aquila. Per avviare una vicinanza di tutta la comunità scientifica della storia dell’arte alla ricostruzione materiale dei monumenti, con tutti i problemi enormiche le sono collegati; per riscoprire la vera identità della loro missione professionale. Per comprendere, cioè, che la storia dell’arte non serve a intrattenere ricchi signoriattraverso le mostre mondane della domenica pomeriggio, ma serve a restituire –attraverso la conoscenza – ai cittadini italiani l’arte e la storia delle loro città. All’Aquila il divorzio tra cittadini e monumenti è tragicamente evidente: ma questo è un destino che incombe su tutte le città d’arte italiane. Il 5 maggio gli storici dell’arte sono all’Aquila per affermare che non basta una ricostruzione materiale: è il tempo di una ricostruzione civile. Per l’Aquila, per l’Italia.

Programma dettagliato di domenica 5 maggio 2013 |

ore 14.00-17.00 Chiesa di San Giuseppe Artigiano (ex San Biagio d’Amiterno)

14.00 Introduzione: Tomaso Montanari

14.15 Saluti:- Don Gino Epicoco, parroco della chiesa di San Giuseppe Artigiano- Massimo Cialente, Sindaco dell’Aquila

14.40 Fabrizio Magani, Direttore regionale dei Beni culturali dell’Abruzzo,

15.00 Paolo Muzi, Presidente Italia Nostra Onlus L’Aquila

15.15 Giandomenico Cifani, Responsabile ITC CNR L’Aquila

15.30 Antonello Alici, Presidente AAA/Italia Associazione Nazionale Archivi diArchitettura contemporanea

15.45 Maria Pia Guermandi, Italia Nostra Onlus Emilia Romagna

16.00 Michele Dantini, TQ

16.15 Clara Rech, Presidente ANISA. Associazione Nazionale Insegnanti di Storiadell’Arte

16.30 Alessandra Mottola Molfino, Consigliere nazionale di Italia Nostra Onlus

16.40 Marco Parini, Presidente Nazionale di Italia Nostra Onlus

16.50-17.20 Conclusione: Salvatore Settis


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