L’Aquila, Univaq Street Science per la Notte dei Ricercatori

L’Aquila. Una proposta ricca di eventi che trasformeranno la scienza in spettacolo, gioco e dialogo, musica e cultura con tutta la città è quella che caratterizzerà la partecipazione dell’Università di L’Aquila alla Notte dei Ricercatori, che si svolgerà in 300 città di tutta Europa venerdì 29 settembre. ‘Univaq Street Science: la Ricerca al Centro’ è il nome ambizioso dato alla proposta.

Gli eventi di ‘Univaq Street Science’ faranno parte di una iniziativa più ampia coordinata dal Comune di L’Aquila che includerà ‘Sharper’, organizzato dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso e dal Gssi. Quest’anno Univaq Street Science e Sharper si presenteranno in una forma ancor più integrata, grazie anche alla “App” per smartphone (sia iOS che Android). La “App”, completamente rinnovata rispetto allo scorso anno, presenterà congiuntamente sia gli eventi di Univaq Street Science che quelli di Sharper e sarà a breve disponibile gratuitamente sugli store Apple e Google col nome “Notte dei Ricercatori AQ”. Oltre ai servizi messi a disposizione l’anno passato (descrizione degli eventi, notifiche, mappa), l’app 2017 offrirà un numero di servizi nuovi, che spaziano dalla condivisione degli eventi e foto sui social, alla gestione della sicurezza urbana, alla votazione on-line per alcuni eventi. Ci saranno eventi dedicati alla divulgazione scientifica che comprenderanno laboratori per ragazzi e adulti, conferenze e tavole rotonde, mostre interattive, gare, spettacoli teatrali, performance artistiche. I giovani ricercatori dell’Università dell’Aquila, i suoi studenti, i volontari e i suoi ospiti nell’ambito dei Programmi Erasmus saranno gli attori di questa giornata e condivideranno col pubblico il loro quotidiano entusiasmo, le loro emozioni, il loro impegno e i loro sogni.

Quella in programma a L’Aquila sarà ‘Una notte dei ricercatori’ al “profumo di Nobel”: oltre una sessantina di eventi tra scienza e cultura nel centro storico del capoluogo. Tra le tante iniziative, infatti, ci sarà quella dedicata alle onde gravitazionali, la cui scoperta è stata confermata nel 2015 anche grazie al rivelatore Virgo, toscano ma a cui hanno contribuito gli aquilani, che qualche giorno più tardi, il 4 ottobre, potrebbe ricevere il prestigioso premio per la fisica dopo aver mancato l’appuntamento l’anno scorso. La notte segnerà anche il ritorno in centro storico del rettorato universitario, che smetterà di pagare affitti in giro per la città e si stanzierà a palazzo Camponeschi, storica sede della facoltà di Lettere. Guest star dell’inaugurazione prevista per le 10 del mattino il conduttore Diego Bianchi noto come Zoro. Altro ospite, anche se solo virtuale, l’astronauta Paolo Nespoli, che dovrebbe essere intervistato, salvo imprevisti, in diretta dalla Stazione spaziale internazionale alle 21 al tendone presso il Parco del Castello. Gli eventi saranno raggruppati in un’applicazione per smartphone. “La notte dei ricercatori non c’era prima, è parte di una ricostruzione con i giovani al centro e della nuova città che sarà molto diversa da quella che avevamo, e spero migliore”, ha detto la rettrice, Paola Inverardi. Il collega del Gssi Eugenio Coccia ha detto che “sul Nobel abbiamo grandi speranze, 9 ricercatori hanno partecipato alla scoperta delle onde gravitazionali e potrebbe essere una data importante per la città”. Il direttore dei Lngs, Stefano Ragazzi ha evidenziato che “altri laboratori sotterranei sono in luoghi isolati, non hanno città vicine né università di livello. Sarà una notte da passare assieme ai cittadini aquilani”. Per il vice sindaco del capoluogo, Guido Liris, “questa manifestazione ci ricorda quello che caratterizzava L’Aquila, la più grande città d’Abruzzo per cultura ed esportazione dei prodotti culturali. Vogliamo tornare a quello”.

Un percorso simbolico di avvicinamento a Street Science 2017 che venerdì 29 settembre coinvolgerà la Città di L’Aquila con la sua proposta ricca di eventi capaci di trasformare la scienza in spettacolo, gioco, divertimento, ma anche dialogo e musica. È stata tutto questo la Staffetta della Ricerca che si è svolta oggi nel capoluogo regionale lungo un itinerario che ha avuto come tappe tutte le sedi dell’Ateneo, (Polo di Economia, Dipartimento di Scienze Umane, Polo di Ingegneria, Polo di Coppito e Rettorato). Oggi la bandiera della ricerca Univaq è stata simbolicamente riportata nel centro storico di L’Aquila a Palazzo Camponeschi, che, recentemente ristrutturato, aprirà le proprie porte per ospitare iniziative durante la giornata del 29 settembre. Alla Staffetta della Ricerca hanno partecipato la Rettrice, docenti, ricercatori, studenti e una rappresentanza del personale tecnico amministrativo.

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