Traffico di sostanze dopanti, nell’inchiesta di Torino anche un aquilano

A conclusione di complessa e articolata attività investigativa, il NAS di Torino ha eseguito tre ordinanze di custodia agli arresti domiciliari con contestuali 210 decreti di perquisizione su tutto il territorio nazionale, provvedimenti emessi dalla magistratura torinese, indagando complessivamente 32 persone coinvolte a vario titolo.

Tra loro, anche un 33enne aquilano, trovato in possesso di numerose confezioni di specialità medicinali, siringhe intramuscolo e materiale cartaceo con modalità di utilizzo.

L’indagine origina infatti da una precedente attività investigativa nella quale numerosi bodybuilder agonisti del torinese erano stati trovati in possesso di un ingente quantitativo di farmaci anabolizzanti, approvvigionati anche mediante l’uso di applicazioni su smart-phone. La minuziosa attività di analisi di messaggistica su noti applicativi di chat on-line contenute su tali dispositivi consentiva di risalire ad una fitta rete dedita al traffico di sostanze dopanti, su tutto il territorio nazionale, individuando alcuni strategici trafficanti e diversi spacciatori che operano su larga scala. In particolare, a seguito di alcune preliminari perquisizioni mirate a carico di soggetti ritenuti centrali, veniva rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di farmaci anabolizzanti, definendo investigativamente tre distinti filoni di fornitura, che confluivano sul medesimo soggetto, rispettivamente insistenti in Puglia, Sicilia e Veneto. I tre canali erano gestiti mediante profili facebook “civetta”, nel quale erano illustrati e pubblicizzati farmaci anabolizzanti al fine di attrarre il potenziale cliente il quale, dopo un primo contatto, veniva indirizzato su una chat criptata. Tutti i pagamenti avvenivano tramite carte Postepay e bonifici Western Union. Le spedizioni dei plichi venivano effettuate tramite ignari servizi di corriere espresso.

Si ipotizzano a vario titolo l’utilizzo o somministrazione di farmaci o altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, lo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo nandrolone, la ricettazione, l’esercizio abusivo della professione sanitaria, il commercio e somministrazione di farmaci in modo pericoloso per la salute pubblica ed il commercio di medicinali guasti e/o imperfetti.

Tutti i 210 soggetti risultano per il Nas ben inseriti negli ambienti sportivi (palestre, personal trainer, body builder, negozi di integratori alimentari, operatori della sicurezza), sia a livello nazionale che internazionale, con precedenti specifici nel campo del doping. Di questi: 74 atleti agonisti iscritti a federazioni sportive; 11 titolari di palestre (su tutto il territorio nazionale); 4 titolari di negozi di integratori alimentari (su tutto il territorio nazionale).

I farmaci oggetto di traffico sono medicinali contenenti principi attivi ad effetto anabolizzante (con obbligo di prescrizione medica), alcuni dei quali destinati all’uso veterinario e in gran parte non commercializzabili sul territorio nazionale. L’attività d’indagine odierna, si inserisce nell’ambito di una vasta azione/operazione di contrasto al doping, sviluppata e coordinata a livello europeo proprio da EUROPOL, nella quale i carabinieri dei NAS rivestono il ruolo di co-leader sulla scorta dell’expertise di eccellenza maturata nel settore e riconosciuta nei consessi internazionali.

Al 33 aquilano sono state sequestrate circa 100 confezioni illegalmente detenute di trembolone, testosterone stanazololo, gonadotropina e diuretici.

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