Terremoto L’Aquila, sentenza taglia-risarcimento: il 23 ottobre manifestazione alla villa comunale

L’Aquila. I cittadini aquilani si preparano scendere di nuovo in piazza dopo la sentenza del Tribunale civile che, in merito ai crolli di un edificio in via Campo di Fossa dove morirono 24 persone, ha riconosciuto una corresponsabilità delle vittime ricorrenti pari al 30% perché ha ritenuto siano stati imprudenti a non uscire dopo le scosse che anticiparono quella devastante delle 3.32 del 6 aprile 2009.

La nuova mobilitazione, che segue quella di qualche giorno fa al Parco della Memoria in piazzale Paoli, è in programma domenica 23 ottobre alla Villa Comunale.
I promotori chiedono di firmare un appello diffuso sui canali social e attraverso l’indirizzo mail “levittimenonhannocolpa@gmail.com”.

Tra i nomi dei primi firmatari alcuni attivisti e alcuni familiari delle vittime del sisma aquilano. “Ai parlamentari neo eletti – si legge nell’appello – chiediamo di attivarsi in rappresentanza del nostro territorio presentando interrogazioni tese a far luce su quanto accaduto”.

La sentenza choc sulla responsabilità delle morti avvenute nel condominio di via Campo di Fossa – si legge ancora – giudica il comportamento delle vittime del sisma indicandolo come in parte colpevoli del loro destino e lo fa mediante un dispositivo che, parlando di risarcimento economico, di fatto offende la memoria di che è stato”.

Critiche a una sentenza “che va letta alla luce delle responsabilità del crollo e inquadrata ponendola accanto a quella di assoluzione della Commissione Grandi Rischi e a quella che condanna un imputato risultato colpevole di aver rassicurato la cittadinanza”.
“Dalla rabbia che generano queste correlazioni e nel ricorso di ciò che realmente accade – conclude la note – dalla volontà di rivendicare risposte, dalla consapevolezza che non resteremo in silenzio nasce la scelta di promuovere questa manifestazione”.

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