Sulmona, l’addio all’appuntato Anzini. La figlia: ti ha ucciso l’ignoranza

“Quelle maledette 2,53 hanno portato via un pezzo del mio cuore. Purtroppo non ti ha salvato l’esperienza, ma ti ha ucciso l’ignoranza.

 

E per questo combatterò, anche perché il mio sogno è quello di entrare nell’esercito”. Questa frase pronunciata da Sara, la figlia 19enne dell’appuntato scelto Emanuele Anzini è stato il momento più toccante del rito funebre celebrato nella cattedrale di San Panfilo alla presenza di centinaia di cittadini e delle autorità civili e militari. Con le lacrime agli occhi, la giovane ha ricordato la figura del padre che avrebbe voluto avere più spesso vicino.

 

“Papà ti cerco ma non ti trovo se non in un’immagine nella mia mente con i tuoi occhi che mi guardano e ammirano la donna che sono diventata.

 

Sono fiera di te e spero tu lo sia di me”. La bara avvolta nel tricolore è arrivata alle 15 nel piazzale della cattedrale, entrando in chiesa scortata da sei carabinieri in alta uniforme. Subito dietro la bara il dolore dei familiari, la figlia, la madre e la sorella.

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