Molina Aterno, “bambi” salvato nel giorno di Pasqua. Il racconto

Per molti cristiani il giorno di Pasqua vuol dire festa della resurrezione di Cristo e pranzi fatti a base di carne d’agnello.

 

Come si sa Il “cucciolo” di pecora viene immolato per la causa pasquale dividendo tutti ahimè su chi è a favore e chi no.

Il gesto fatto invece dal ventunenne abruzzese Mattia e dai suoi amici e compaesani di Molina Aterno (Comune incastonato nel Parco Regionale “Sirente Velino) nel salvare un cucciolo di capriolo non può che mettere tutti d’accordo.

Mattia e i suoi amici stava percorrendo la strada che da Molina porta ad una splendida località del posto denominata “Fonte Chivignano” quando ad un tratto sono stati catturati da un lamento di un animale.

Il tempo di rendersi conto di cosa si trattasse ed ecco che un cucciolo di capriolo viene visto intrappolato in un terreno recintato e dal quale non riusciva a venirne fuori.

Il capriolo da subito ribattezzato ” Bambi” , quasi capisse al volo l’indole buonista dei ragazzi molinesi, nel momento in cui il suo salvatore Mattia, che con il piglio di un papà intento ad aiutare il proprio figlio da  una pavida situazione, l’ha aiutato ed accompagnato docilmente fuori dal recinto restituendolo così alla sua libertà, non ha opposto nessuna resistenza.

 

“La storia di Mattia”, commenta Mauro Nardella, consigliere comunale di Molina Aterno, ” e dei suoi amici è solo una delle tante che caratterizzano le impostazioni umane di questo ridente paesello dell’Abruzzo interno.

A loro va il plauso per aver saputo dimostrare che in un mondo così malevolmente antropizzato resiste ancora la voglia di mettersi a disposizione quando a dover essere rilanciato in positivo è proprio quell’organo più malmesso: il cuore umano”.

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