L’Aquila, operaio morto nel canale: è stato azzannato da cani

L’Aquila. I carabinieri dell’Aquila, insieme al servizio veterinario della Asl provinciale dell’Aquila, dopo un lavoro di screening, hanno prelevato ieri campioni di dna su una decina di cani, alcuni randagi, rintracciati nella zona della frazione aquilana di Paganica, dove la mattina di venerdì scorso è stato trovato morto il 36enne muratore albanese, Edmond Preka.

 

Ad affidare l’incarico é stata la Procura della Repubblica dell’Aquila: infatti, le indagini e le risultanze dell’autopsia dalla quale sono emerse ferite sul corpo riconducibili a morsi di cane, hanno stabilito la drammatica verità che il giovane operaio che stava tornando a casa a piedi non possedendo un’auto nella serata di giovedì scorso, è stato aggredito ed azzannato da un branco di cani finendo nel canale del fiume Vera dove ha sbattuto la testa perdendo conoscenza e morendo annegato.

I campioni di dna prelevati su cani per stazza e per indole compatibili con le ferite trovate dall’anatomopatologo sul corpo del 36enne che lascia la moglie e due figli di 4 e 7 anni, sono stati inviati ad un laboratorio specializzato. Secondo quanto si è appreso, ci vorranno circa due mesi per conoscere i risultati. Qualora emergessero delle similitudini e se i cani o il cane non fossero randagi, i carabinieri della compagnia di L’Aquila e della stazione di Paganica cercherebbero di rintracciarne il proprietario che finirebbe sotto inchiesta per la cattiva gestione dell’animale. Per ora il fascicolo aperto dal pm Guido Cocco è contro ignoti. Sono state quindi escluse ufficialmente le piste del malore e dell’incidente stradale; l’ipotesi di un omicidio era stata scartato da subito vista l’ottima reputazione dell’uomo.

Alla luce del fatto che sono state completate analisi e verifiche, la salma è stata riconsegnata alla famiglia. I funerali si svolgeranno in Albania. Intanto, intorno alla moglie che aveva dato l’allarme non vedendo rincasare il marito, ed ai due figli di 4 e 7 anni, si sono strette la comunità albanese di L’Aquila e quella di Paganica per azioni di solidarietà e sostegno.

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