L’Aquila, morte cane eroe: primi esami escludono veleni o traumi

L’Aquila. Non ci sarebbero finora tracce di veleni o traumi evidenti compatibili con la morte improvvisa di Kaos, il caso da soccorso trovato deceduto nell’aquilano

 

. E’ quanto emerge dai primi esami effettuati all’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Tuttavia gli inquirenti fanno sapere che sono attesi per domani in giornata i risultati di altri approfondimenti su esami che potrebbero rilevare sostanze tossiche.

“Ci sono molti punti oscuri. Per le persone ci vogliono giorni e qui in 24 ore è stata fatta l’autopsia e sono stati dati i risultati”. Così Fabiano Ettorre, l’addestratore aquilano proprietario del pastore tedesco Kaos, uno dei cani eroi dei terremoti del 2016, trovato morto sabato scorso nel giardino di casa a Sant’Eusanio Forconese, commenta le notizie di stampa secondo cui l’animale sarebbe morto per infarto e non avvelenato come era stato detto in un primo momento.

Ettorre afferma “di non essere stato avvisato che sarebbe cominciata l’autopsia” e neppure della possibilità di costituirsi “parte offesa e far assistere i periti di fiducia all’esame”. Sulla morte di Kaos è in corso l’inchiesta della procura dell’Aquila con le indagini affidate ai carabinieri forestali che hanno fatto rilievi sequestrando la carcassa per l’autopsia fatta a Teramo dall’Istituto zooprofilattico sperimentale: bocche cucite dall’istituto, che smentisce di aver divulgato notizie in merito all’esame

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