L’Aquila, la Perdonanza diventa patrimonio dell’Unesco

La Perdonanza Celestiniana (“The Celestinian Forgiveness”) è stata ufficialmente iscritta nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale immateriale dell’Unesco dopo il parere favorevole espresso dal Comitato intergovernativo a Bogotà (Colombia).

 

La candidatura, sostenuta dal Comune dell’Aquila, dal Comitato Perdonanza Celestiniana, in collaborazione con i gruppi e le associazioni di praticanti locali, è stata presentata dall’Italia con il coordinamento tecnico-scientifico dell’Ufficio Unesco del Mibact.

 

Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il Comitato Perdonanza Celestiniana, la cittadinanza dell’Aquila e delle comunità dell’Abruzzo in Italia che si associano al messaggio Celestiniano, sono grate all’Unesco per lo straordinario riconoscimento attribuito all’evento di riconciliazione che si celebra ogni anno dal 1294. “Oggi, grazie all’Unesco – dichiara in una nota il sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi – lo spirito di riconciliazione e la rinascita tanto attesa dopo la distruzione del 2009, si fondono e sostengono, attraverso la Festa del Perdono, in una rinnovata dimensione di città di pace, aperta e solidale, pronta ad accogliere tutte le comunità che nella conservazione e salvaguardia dei loro patrimoni culturali immateriali vorranno con noi partecipare al bene dell’Umanità.

 

Ringrazio Elena Sinibaldi, contact point Unesco in seno al Mibact per averci preso per mano e guidato, Massimo Alesii per lo spirito di servizio e la costante collaborazione, e la dipendente comunale Luana Masciovecchio per l’indiscusso impegno. Abbiamo speso mille energie per la costruzione del dossier e per ottenere un risultato che non è solo dell’Aquila, ma appartiene al mondo intero”.

 

”La Chiesa e la Città di L’Aquila esultano, unanimi, per questo prestigioso riconoscimento dell’Unesco, che rende la Perdonanza patrimonio immateriale dell’umanità. La formidabile intuizione di Celestino V, che ha generato questa celebrazione religiosa e civile, ha un significato universale: cioè, vale per tutti e per ciascuno. Il tema del perdono non ha solo una portata spirituale, ma anche culturale e sociale. Il perdono è una chiave necessaria per aprire la porta della pace: a livello comunitario e personale.

 

La gioiosa notizia, lungamente attesa, che ci ha raggiunto, rappresenta , perciò, una spinta ulteriore ad approfondire e dilatare l ’ impegno del perdono , per testimoniare che solo l’amore, capace di oltrepassare l a trincea del rancore e della contrapposizione, può vincere la logica del conflitto , spalancando orizzonti di dialogo costruttivo e di intese convergenti , ricche di verità e di bene : aperte a Dio e, proprio per questo, degne dell’uomo“. Queste le parole dell’Arcivescovo dell’Aquila, Cardinale Giuseppe Petrocchi, appena ha appreso la notizia da parte dell’Unesco.

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