L’Aquila, interdizione antimafia per un’impresa impegnata nella ricostruzione

Il prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, ha adottato oggi un’interdittiva antimafia nei confronti di un’impresa edile operante nel settore della ricostruzione post terremoto. Lo fa sapere con una nota la Prefettura del capoluogo di Regione.

 

“Il provvedimento è giunto al termine di un intenso lavoro istruttorio frutto di una proficua sinergia tra la Prefettura, le Forze dell’Ordine territoriali e la Direzione Investigativa Antimafia e si inquadra anche nell’ottica della legalità nella ripresa delle attività connesse ai lavori nei cantieri” si legge nella nota. I lavori in quello che viene considerato il cantiere più grande d’Europa, dopo oltre due mesi di stop, sono ripresi da pochi giorni in un clima di polemiche per la obbligatorietà dei tamponi alle maestranze decisa dal sindaco, Pierluigi Biondi, con una ordinanza emessa il 2 maggio scorso alla vigilia della fase due della emergenza coronavirus.

 

“Sul tema delle misure preventive di contrasto ai tentativi di penetrazione criminale nel processo di ricostruzione, continuano peraltro le riunioni del gruppo di lavoro tematico Lavori Pubblici e infrastrutture, coordinate dal Vice Prefetto dott.

D’Amico: incontri tematici strutturati all’interno del Tavolo per il sostegno sociale e il rilancio dell’economia legale, organismo di dialogo e confronto tra Istituzioni, categorie produttive, parti sociali e rappresentanti del sistema finanziario e creditizio, fortemente voluto dal Prefetto Torraco” conclude la nota.

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